Baroni è stanco delle lamentele intorno alla sua Lazio

Marco Baroni risponde alle critiche sul poco utilizzo dei nuovi calciatori - @GettyImages - www.calcioinpillole.com
Dopo un successo importantissimo contro l’Atalanta, Baroni difende la Lazio sulle voci di incomprensioni e polemiche per il poco turnover
Quanto è difficile essere un allenatore di calcio. Non parliamo del ruolo in sé, ma di tutti i compiti che un allenatore nel corso degli ultimi anni ha dovuto imparare a gestire: situazioni personali dei giocatori, rapporti con i media, tutto il lavoro con lo staff tecnico; i rapporti con la società, la preparazione delle partite – quello che era il ruolo principale degli allenatori fino agli inizi degli anni 2000 probabilmente – e infine la propria vita privata.
Essere un allenatore di una squadra di Serie A non è facile, figuriamoci esserlo in una piazza calda, esigente e passionale come quella della Lazio. Gli ultimi risultati avevano fatto storcere il naso nell’ambiente romano, più ai tifosi che non al presidente Lotito o al direttore sportivo Fabiani. Come sempre però, la medicina per guarire tutti i mali è una ed una soltanto in questo mondo: la vittoria.

Basta polemiche: Baroni protegge la ‘sua’ Lazio
Nella solida e importantissima vittoria della Lazio contro un’Atalanta sempre più in crisi di risultati (con le sue tre sconfitte consecutive) c’è tanto di mister Baroni. Nella preparazione, nello studio, nel coraggio di giocare contro una delle squadre più temibili del campionato dovendo rinunciare ancora al Taty Castellanos, a Guendouzi, a Isaksen, a Romagnoli e, causa l’ennesimo stop della stagione, a Nuno Tavares dopo appena 30 minuti. Una Lazio rimaneggiata, ma coraggiosa, solida, che ha seguito i dettami del proprio allenatore fino alla triplice fischio.
Qualche scelta aveva fatto discutere, come l’esclusione a sorpresa di Provedel o quella di Pedro, ma il campo ha parlato ed ha dato ragione a Marco Baroni. Nella conferenza stampa post-partita il tecnico toscano ha poi avuto modo di ritornare sull’argomento – all’ennesima domanda a tal proposito sul poco turnover, sulle rotazioni e sulle imposizioni arrivate dalla società – e qualche sassolino dalla scarpa ha potuto toglierselo.
“Abbiamo sempre fatto le rotazioni, la Lazio è lassù grazie a queste”
Potrebbe essere il sunto del discorso, ma vogliamo approfondirlo; Marco Baroni ha risposto in maniera impeccabile all’ennesimo tentativo di ritirare l’ambiente in un malumore che è durato fin troppi giorni, dal sonoro k.o. per 5-0 contro il Bologna, prima di lasciare la conferenza stampa: “Dentro la squadra c’è un fortino in cui metto i giocatori e quelli che lavorano con me e non faccio uscire nulla. Nessuna sa cosa è successo dentro. Oggi abbiamo segnato il 16° gol dalla panchina, abbiamo ruotato tutti. Alcuni giocatori non sono stati utilizzati perché hanno lavorato come belve. Siamo pronti per il percorso che abbiamo davanti, ma lo saremmo stati anche se non fosse arrivata la vittoria”.
Parole da leader, parole da allenatore che inizia a calarsi con decisione in una realtà importante come quella della Lazio: i tempi della carota sono finiti, ora è arrivato il momento del bastone, a partire dalla delicatissima trasferta di Europa League in programma giovedì alle 18:45 per poi continuare con il derby.