Nicolò Barella si è definitivamente preso l’Inter con una prestazione sontuosa contro la Juventus. Non solo il gol del definitivo 2-0 ma anche, e soprattutto, una partita giocata per tutti i novanta minuti su livelli altissimi. Centrocampista “box to box” si direbbe, perfetto per il calcio inglese, quello della grinta e delle corse a perdifiato negli spazi. Nicolò Barella non è solo questo, unisce senso tattico e predisposizione alla lotta, ad una tecnica di alto profilo. Arrivato a Milano sulla sponda nerazzurra del Naviglio all’alba della stagione 2019-20. Dopo i primi mesi di apprendistato, è diventato un punto fermo del centrocampo interista.
Nato e cresciuto nella sua Cagliari con i colori rossoblù tatuati addosso. Ha esordito in Serie A con i sardi nel 2014, non ancora maggiorenne. Dopo le prime apparizioni con la squadra della sua terra, arriva il prestito in Serie B al Como, esperienza non indimenticabile culminata con la retrocessione in Lega Pro. Il ritorno al Cagliari e il massimo campionato italiano da disputare da protagonista. Nel giro di tre stagioni Barella diventa uno dei giovani più interessanti del panorama nazionale. Le grandi squadre italiane appuntano il suo nome sul taccuino, alla fine ha spuntarla è l’Inter che nell’estate del 2019 lo acquista per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. Nicolò entra immediatamente in sintonia con l’ambiente nerazzurro, realizza la rete del definitivo 1-1 all’esordio in Champions League contro lo Slavia Praga. In campionato, invece, va a segno contro l’Hellas Verona con uno splendido tiro a giro da fuori area.
I tifosi interisti se ne innamorano, rivedendo in lui, con caratteristiche fisiche diverse, un certo Nicola Berti, uno dei calciatori più amati di sempre dal popolo del biscione. Barella non sembra farci troppo caso, nonostante la giovane età, gioca con la personalità e la spensieratezza di un veterano. Diventa punto fermo dell’Italia di Roberto Mancini. Nel calcio post lockdown è tra i trascinatori dell’Inter in Europa League sino alla finale persa contro il Siviglia.
Fino alla partita contro la Juventus, disputata ieri sera. La gara perfetta per Nicolò Barella. In campo domina letteralmente tra i vari Rodrigo Bentancur e Adrien Rabiot. Con i suoi inserimenti fa a fette tutte le volte il centrocampo bianconero. Fino al lancio di Alessandro Bastoni che lo mette davanti al portiere, il sardo dimostra di avere anche la freddezza dei grandi attaccanti, realizzando il raddoppio interista. Alla fine i nerazzurri battono la Juve dopo più di mille giorni, dando un fortissimo segnale al campionato. Barella torna a casa e ad aspettarlo c’è la gioia più grande che un uomo possa provare. In piena notte sua moglie da alla luce una splendida bambina di nome Matilde, è lo stesso centrocampista ad annunciarlo con un post su Instagram.
Cuore e anima dell’Inter brillano forte nella notte della vita di Nicolò Barella.