Barcellona, Xavi riparte: un poker dal profumo di Champions League

(Photo by Eric Alonso/Getty Images)
Le attese sono state soddisfatte. Il fatto che non si giocasse per La Liga, ma per un semplice passo in avanti con vista Champions League, non ha intaccato minimamente lo spettacolo di Barcellona-Atlético Madrid. Al Camp Nou, ieri pomeriggio, è andata in scena una guerra di nervi, il solito e vecchio confronto tra chi il pallone lo accarezza, lo controlla, lo fa girare fino a distruggere le statistiche e chi invece lo aspetta, lo difende, magari lo usa per ripartire in contropiede.
I colchoneros non si sono fatti pregare e hanno spaccato subito tensione e partita, dato che alla prima azione utile hanno punito il Barça. Tre tocchi che sono sembrati di scuola blaugrana: filtrante di Koke, pennellata di Suárez e tocco vincente di Carrasco. Ma è stata proprio la vecchia guarda culé a riportare ‘sulla Terra’ l’Atlético Madrid, beffato dopo appena due minuti dalla prodezza al volo di Jordi Alba su assist dell’eterno Dani Alves.
Barça: la rimonta, il record di Piqué e lo scatto Champions
E’ sempre con un cross da destra verso sinistra il Barcellona ha completato la rimonta. Merito del gran movimento di Traoré e l’insolito ma efficace colpo di testa di Gavi. L’Atléti ha provato a rispondere, in difesa ha ballato più del dovuto ma il Barça ha mostrato con orgoglio un passo differente. Il dominio blaugrana è culminato con la terza rete firmata da Araujo dopo una punizione di Dani Alves, una traversa di Piqué, che ha riscritto un’altra pagina di storia eguagliando le 593 presenze della leyenda Puyol, e una deviazione leggera ma utile di Ferrán Torres.
Il Barça non ha dato pace agli avversari neanche nella ripresa calando il poker con Dani Alves, che ha messo nel mirino la porta di Oblak e con un destro imparabile è tornato a segnare al Camp Nou sei anni e mezzo dopo l’ultima volta. Per il brasiliano è arrivato anche un altro record: è diventato il giocatore più anziano a segnare un gol in Liga con la maglia blaugrana. Proprio quando tutto sembrava in controllo per i padroni di casa, ecco la prima svolta, come nel più classico dei copioni che si susseguono sui rettangoli verdi.
Poco prima dell’ora di gioco l’Altético è ritornato in partita con il colpo di testa dell’ex Suárez, che piuttosto che esultare ha preso subito il pallone dalle rete per ritornare a giocare. Lo sparo in aria del pistolero, isolato là in avanti nonostante due bonus portati a casa, ha ridato fiducia alla squadra di Simeone a cui proprio dal Barça è stata presentata una nuova offerta per riacciuffare il parziale.
Dani Alves, la follia dopo la magica partita
Al 69′ Gil Manzano è stato richiamato al VAR per un’entrata imperdonabile di Dani Alves. Il classe ’83 picchia duro su Carrasco e macchia una partita indimenticabile rimediando un rosso diretto che ha lasciato in dieci uomini il Barcellona. Da questo momento fino al fischio finale, al Camp Nou sembra che le due filosofie di gioco si siano quasi alternante: da una parte l’Atlético ha ripreso a palleggiare ed attaccare, dall’altra il Barcellona ha quasi messo da parte la fase offensiva provando a gestire con calma il possesso e difendersi il più possibile.
Nonostante l’inferiorità numerica, il Barça dopo sei minuti di recupero ha portato a casa il settimo risultato utile consecutivo, enorme in termini di classifica e prestigio dato che non batteva l’Atléti da quasi tre anni. Grazie a questo sorpasso adesso è Xavi a guardare dall’alto verso il basso Simeone, che rimane comunque distante due soli punti dalla zona Champions League e quattro punti dal terzo posto occupato dal Real Betis andato ko contro il Villarreal. Per la grande Europa ci saranno ancora molte battaglie. La sensazione, però, è che le rivali del Real Madrid siano tornate più cariche e motivate di prima.
Barcellona-Atletico Madrid, il tabellino
Barcellona-Atlético Madrid 4-2: 8′ Carrasco, 10′ Jordi Alba, 21′ Gavi, 43′ Araujo, 58′ Suárez
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves, Araujo, Piqué, Jordi Alba; de Jong, Busquets, Pedri (dal 66′ Nico); Gavi (dal 71′ Dest), Ferrán Torres, Adama Traoré (dal 61′ Aubameyang). A disposizione: Neto, Tenas, Mingueza, Dest, Puig, Ezzalzouli, Jutgla, Dembélé, Braihwaite, de Jong.
Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Vrsaliko (dal 45′ Wass), Gimenez, Savic, Hermoso (dal 55′ Cunha); Carrasco, De Paul, Koke (dal 76′ Herrera), Lemar (dal 55′ Reinildo); Joao Felix (dal 56′ Correa), Suárez. A disposizione: Lecomte, Renan Lodi, Felipe.
Ammoniti: Jordi Alba (B), de Jong (B), Wass (A), Herrera (A).
Espulsioni: Dani Alves (B)