La missione di Laporta è appena alle battute iniziali, ma ogni passo, nella gestione economica del Barcellona, dovrà essere calibrato con giudizio. Il debito, gigantesco, che sfiora ormai il miliardo di euro, non permette più di fare passi falsi. Specie in sede di mercato, dove negli anni si sono accumulati gli stipendi esagerati dei vari Dembelé, Griezmann e Coutinho. Pagati cifre esorbitanti, ancora in buona parte da ammortizzare. Investimenti da cui è difficilissimo rientrare – e non sono gli unici – specie in questo momento storico.
Ma anche situazioni diverse, perché Griezmann potrebbe restare, o rivelarsi pregiata pedina di scambio, così come Dembelé, quasi recuperato alla causa blaugrana. Ma Coutinho no. Il brasiliano trova sempre meno spazio, chiuso ormai anche dal giovane Pedri. In Catalunya non ha mai trovato una propria dimensione, nonostante i 120 milioni di euro pagati nel 2018 al Liverpool. Cui vanno sommati 40 milioni di bonus, legati a presenze e risultati sportivi.
E proprio da qui arriva la necessità di sbarazzarsi di Coutinho. Alla centesima presenza con la maglia del Barcellona (al momento è a quota 90), infatti, scatta un bonus da 20 milioni di euro da riconoscere ai Reds. Una eventualità che il club vorrebbe scongiurare, anche se vendere Coutinho sarà la missione più difficile per Laporta.