La gara a Torino contro la Juventus vinta 2-0 è stata una mera illusione. Con il pareggio contro l’Alaves il Barcellona ha dovuto sbattere violentemente contro la realtà e con tutti i problemi già emersi la scorsa stagione.
Il gol del vantaggio dell’Alaves è stato frutto di un orrore difensivo della difesa catalana che ha quindi regalato la rete del vantaggio alla formazione avversaria. I protagonisti in negativo sono stati l’esperto centrale e bandiera Piqué e il portiere Neto che attualmente sta sostituendo l’infortunato Ter Stegen. Un’assenza che si fa sempre più pesante. Respiro di sollievo per i catalani che nella ripresa sono riusciti a pareggiare grazie a un gol di Griezmann. Ci si aspettava di più, soprattutto dal 62′, quando il rosso a Jota ha lasciato l’Alaves in 10. Risultato che segue il pareggio col Siviglia e le due sconfitte di fila con Getafe e Real Madrid.
Prestazione negativa del Barcellona anche a fronte delle scelte di Koeman, che effettua tre cambi a inizio secondo tempo. I catalani reagiscono, vista anche la superiorità numerica e da lì in avanti conducono un assedio alla porta di Pacheco, che però resiste incredibilmente e porta a casa il pareggio. I blaugrana tengono il pallino del gioco. Più efficace la fascia sinistra, dove agisce Ansu Fati. A destra invece Dembelé impreciso e impalpabile, tanto che a fine primo tempo viene sostituito da Trincao. L’Alaves difende con una linea difensiva di 5 uomini con i due centrali che raddoppiano in ogni azione Messi, riuscendo ad arginare il suo strapotere tecnico.
Continua quindi la crisi del Barcellona, già a -8 dal Real Madrid capolista dopo 6 partite e con una gara da recuperare. I blaugrana adesso hanno appena 8 punti. L’ultima volta che il campionato iniziava così era la stagione 2002/03. Quel Barça, inizialmente allenato da Van Gaal e poi da Antic, chiuse al sesto posto la Liga.