Barcellona, nella storia della Champions League tra gioie e dolori

Barcellona, nella storia della Champions League tra gioie e dolori

(Photo credit should read GLYN KIRK/AFP via Getty Images)

Quando si parla di Champions League ci sono squadre a cui è impossibile non pensare. Fra di esse c’è sicuramente il Barcellona, indiscussa protagonista della competizione tra gioie e dolori che, nella sua storia, ha alzato la Coppa dalle grandi orecchie ben cinque volte, disputando complessivamente otto finali.

Che sia il Barcellona di Cruijff o di Guardiola, passando per quello di Luis Enrique e Valverde, la squadra catalana non può non essere associata a questa competizione.

Il Barcellona si è preso di diritto un posto nello storia della Champions League, anche se non sempre in modo positivo.

La prima Champions League

Il Barcellona vince la sua prima coppa dalle grandi orecchie nella stagione 1991/92 quando ancora il nome è Coppa dei Campioni. In panchina c’è Johan Cruijff, l’avversario è la Sampdoria di Vialli e capitan Mancini, lo stadio è Wembley.
L’eroe della serata è proprio quello che oggi siede sulla panchina blaugrana: Ronald Koeman. A nove minuti dalla fine del secondo tempo supplementare viene fischiato un calcio di punizione, l’olandese si prende la responsabilità di tirarlo e trafigge la rete di Pagliuca.

Al triplice fischio la squadra catalana si toglie la casacca arancione indossata per la finale e veste la consueta divisa blaugrana per festeggiare la prima storia Coppa dei campioni.

Il secondo trionfo quattordici anni dopo Wembley

Il Barcellona dovrà aspettare quattordici anni prima di tornare in finale di Champions League e salire di nuovo sul tetto d’Europa. E’ il 17 Maggio 2006, in panchina questa volta c’è un altro olandese, Frank Rijkaard e l’avversario è l’Arsenal di Arsène Wenger e lo stadio è lo Stade de France di Saint-Denis. La squadra catalana ribalta il risultato in cinque minuti dopo essere rimasta in svantaggio per quasi quaranta minuti. A consegnare la seconda Champions League della sua storia al Barcellona ci pensano Eto’o e Belletti.

L’era di Pep Guardiola

Tre anni dopo la finale di Saint-Denis, il 27 Maggio 2009, il Barcellona conquista la sua terza Champions League allo stadio Olimpico di Roma contro il Manchester United di sir Alex Ferguson. Sulla panchina blaugrana non c’è più Rijkaard, Josep Guardiola gli è subentrato in estate. I catalani partono subito forte, trovando il gol dopo solo 10 minuti con l’eroe di due anni prima: Samuel Eto’o. Al minuto 69 è Lionel Messi che chiude i conti con un colpo di testa che finisce dritto in rete. Cristiano Ronaldo non basta a Ferguson che si arrende sul prato dell’Olimpico al Barcellona di Guardiola che, dopo averla vinta da calciatore con questa maglia, alza la coppa dalle grandi orecchie anche da allenatore, al suo primo anno sulla panchina della prima squadra blaugrana.

Due anni dopo, nel 2011, il Barcellona di Guardiola riconferma la sua forza tornando in finale di Champions League dove incontra di nuovo il Manchester United e sir Alex Ferguson. Esattamente come nel 2009 anche se, questa volta, si gioca a Wembley proprio dove Pep ha alzato la Coppa dei Campioni nel 1992. Proprio dove il Barcellona ha alzato la sua prima Champions.
La squadra catalana trionfa calando il tris contro uno United che si è di nuovo dovuto inchinare alla grandezza di questo Barcellona. Pedro, Messi e David Villa gli eroi della serata.

Un’altra storica tripletta per la quinta Champions League

L’ultimo trionfo del Barcellona in Europa risale al 2015. Più precisamente al 6 Giugno. Sulla panchina non c’è più Guardiola, questa volta c’è Luis Enrique. Lo stadio è l’Olympiastadion di Berlino, l’avversario è la Juventus di Max Allegri, arrivato in finale al suo primo anno sulla panchina bianconera. Fin da subito sembra non esserci storia in realtà, il Barcellona trova il vantaggio dopo soli quattro minuti grazie a Ivan Rakitic. Morata riaccende le speranze bianconere nel secondo tempo ma, in realtà, è solo una dolce illusione. Un quarto d’ora dopo Suarez buca di nuovo la rete bianconera e al 97′ Neymar da il definitivo colpo di grazia del 3-1 alla Juventus. Il Barça sale sul tetto d’Europa per la quinta volta nella sua storia.

L’incredibile rimonta contro il PSG 

Tra le partite che rimarranno per sempre nei ricordi dei tifosi blaugrana e non solo c’è sicuramente il ritorno degli ottavi di finale dell’edizione della Champions League 2016/17. All’andata il Paris Saint-Germain di Unai Emery trionfa per 4 a 0 sul Barcellona di Luis Enrique. I conti sembrano ormai chiusi, il PSG va a Barcellona con la testa già ai quarti di finale, facendo l’errore di sottovalutare ciò che può succedere in un Camp Nou stracolmo di tifosi. I blaugrana partono subito forte e trovano il gol del vantaggio subito al terzo minuto con Suarez, un autogol di Kurzawa al quarantesimo manda poi il Barcellona negli spogliatoi con due gol di vantaggio che non preoccupano particolarmente i francesi. Nel secondo tempo, al rigore messo a segno da Messi risponde una rete di Cavani. A cinque minuti dalla fine il risultato complessivo è di 5 -3 in favore dei parigini, i quarti sembrano conquistati ma è proprio nel finale che succede l’impensabile. All’88’ Neymar va a segno con un tiro sotto l’incrocio mentre al 91′ un ingenuo Marquinhos causa di nuovo un rigore toccando Suarez in area facendolo cadere. Rete. Un Camp Nou infuocato urla, salta, canta, incita i giocatori. I supplementari sono vicini, ci si potrà giocare lì il posto per i quarti di finale. Ma non ci saranno supplementari. Non ce ne sarà bisogno perche al 95′ Sergi Roberto compie il miracolo sfruttando un filtrante di Neymar. Rete. Il Camp Nou esplode. Ai quarti di finale ci va il Barça, quel Barça che continua a scrivere la storia.

Il Barcellona e la crisi in Champions League degli ultimi anni 
Juventus-Barcellona 3-0

L’impresa contro il PSG sembrava aver reso il Barcellona favorito per arrivare fino in fondo alla competizione. La Juventus di Max Allegri ai quarti di finale sembrava quasi spacciata prima di scendere in campo. Invece all’Allianz Stadium succede esattamente il contrario di ciò che tanti, se non quasi tutti, si aspettavano: la Juventus fa la partita perfetta, nella notte in cui tutti aspettavano Messi brilla invece Dybala e fa doppietta, Chiellini la chiude. Al ritorno la Juventus regge e la partita finisce 0 a 0. I bianconeri vanno in semifinale. Il Barcellona viene eliminato ai quarti di finale.

Roma-Barcellona 3-0

Questa volta la ‘remuntada‘ la fanno gli avversari dei blaugrana.
La Roma di Di Francesco sembrava spacciata. Al Camp Nou aveva perso 4-1 e la squadra di Valverde sembrava ad un passo dalle semifinali. Ma all’Olimpico di Roma, proprio dove anni prima il Barcellona aveva trovato la gloria, accade l’inimmaginabile. I giallorossi ribaltano la partita e vincono 3-0. Dzeko, De Rossi e Manolas gli eroi della serata. Una strepitosa Roma vola in semifinale. Il Barcellona è eliminato ai quarti di finale per il secondo anno consecutivo e di quella gloria trovata all’Olimpico del 2009 sembra non essere rimasto più nulla.

Liverpool-Barcellona 4-0 

Un Liverpool senza Firmino e Salah compie una delle più grandi impresi della sua storia: ribaltare il 3 a 0 rimediato al Camp Nou. Impossibile? Non per i padroni di Anfield. I re della serata sono Origi e Wijnaldum, autori di tutti e quattro i gol, ma il genio assoluto è indiscutibilmente Trent Alexander-Arnold che approfitta di una clamorosa distrazione della difesa per battere il corner, Origi si fa trovare pronto e butta la palla in rete per il definitivo quattro a zero. Il fischio finale fa esplodere un Anfield stracolmo. Il Liverpool vola in  finale. Il Barcellona, per il terzo anno consecutivo, esce clamorosamente avvilito dalla Champions League.

Barcellona-Bayern Monaco 2-8

Nell’ultima particolare e inedita versione della Champions, il Barcellona ha vissuto la sua peggior disfatta nella competizione. I quarti di finale li vedono contro i tedeschi di Flick, una partita che sulla carta sembra fra le più belle e competitive ma che in campo, in realtà, non vede storia. Il Bayern Monaco parte subito forte e trova il gol con Muller al quarto minuto. Al 7′ però la partita viene rimessa in equilibrio da un clamoroso autogol di Alaba. Equilibrio che dura un quarto d’ora perché poi sono di nuovo i bavaresi ad andare in vantaggio con Perisic. Va in rete anche Gnabry, Muller fa doppietta. 4-1 è il risultato alla fine del primo tempo. La partita sembra si possa chiudere qui. Poco più di dieci minuti dopo l’inizio della ripresa del gioco si apre però un piccolo spiraglio per i blaugrana con la rete di Suarez. Sei minuti dopo  Kimmich va in rete e spegne di nuovo lo spiraglio che la squadra di Valverde si era aperta . Il Bayern Monaco continua ad attaccare, all’82’ trova il gol anche Lewandowski. 6-2 a otto minuti dal novantesimo. Ormai la partita è chiusa ma i tedeschi non si fermano e anzi, arriva la doppia beffa per il Barcellona: la doppietta dell’ex blaugrana Coutinho negli ultimi minuti. Un pesantissimo 8-2 è il risultato finale. Un’umiliazione fortissima. Il Bayern vola in finale. Il Barcellona abbandona la Final Eight di Lisbona con un macigno pesantissimo da portare sulle spalle. Una partita che rimarrà nella storia, così come tutte le altre disfatte degli ultimi anni.

Perchè il Barça è questo, protagonista indiscusso della competizione sia in gloria che in disfatta.

Tante pagine sono state scritte , altrettante devono ancora essere vissute.

In ogni caso questo club continuerà a fare la storia.