Barcellona-Napoli, le chiavi tattiche della sfida Champions

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(Getty Images) -calcioinpillole.com

Stasera il Napoli affronta il Barcellona nel match valido per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Si riparte dall’1-1 ottenuto nella gara d’andata con in palio i quarti di finale della massima competizione europea e il desiderio di riscattare una stagione fin ora troppo deludente per gli azzurri. 

La partita più importante dell’anno per il Napoli? Un frase definitiva ma non lontana dalla realtà. I Campioni d’Italia in carica hanno vissuto una stagione totalmente sotto le attese, fallendo il bis Tricolore e ritrovandosi a disputare un campionato anonimo e con il serio rischio di non centrare le coppe europee per la prossima stagione.

Barcellona Napoli
(Photo by Tiziana Fabi. Gettyimages) calcioinpillole.com

Napoli, contro il Barcellona si domina a centrocampo e si vince in attacco. Blaugrana pericolosi ma fragili in difesa. Kvara e Osi è la vostra serata

Dalla straordinaria euforia portata dalla conquista dello Scudetto nell’annata precedente sotto la travolgente guida di Luciano Spalletti, allo sconforto per l’attuale stagione che vede il Napoli settimo a 44 punti e a rincorrere con difficoltà la zona Champions.

Le cause, i motivi e le colpe sono state ampiamente sviscerate e verranno ancor di più analizzate alla fine dell’anno, ma ora c’è da pensare solo a stasera e ad una partita che vale moltissimo, per la squadra, per il club, per i tifosi e per il tecnico Francesco Calzona.

Quel Calzona che dopo i fallimenti delle gestioni Garcia e Mazzarri è stato chiamato esattamente un mese fa per poter salvare il salvabile in casa Napoli. E la Champions League può rappresentare quell’ancora di salvezza e di riscatto di cui i partenopei hanno bisogno.

Non solo perché varrebbe i quarti di finale del torneo ma anche per continuare il sogno verso la qualificazione al prossimo Mondiale per Club, che finirebbe in caso di eliminazione contro i blaugrana.

Il Napoli riparta dalle sue certezze anche se sono poche. Il Barça è in difficoltà e incerottato e non deve fare paura

Ma che partita sarà quella di questa sera allo Stadio Olimpico Lluis Companys? L’impianto che da questa stagione sta ospitando le gare casalinghe del Barcellona a causa dei lavori di ristrutturazione al Camp Nou.

Il match d’andata al Maradona non è stato troppo spettacolare e in termini di occasioni, la squadra di Xavi ha prodotto di più ma il risultato è stato poi fissato da due fiammate individuali dei due bomber Lewandowski e Osimhen.

Stasera però non servono calcoli perché chi vince passa e chi perde va fuori. Il Napoli non è quello della scorsa stagione e i meccanismi di gioco non sono lontanamente paragonabili a quelli della macchina perfetta costruita da Spalletti.

Ma Calzona ci sta provando a riportare quella voglia, quell’entusiasmo e quel tipo di identità e per questa sera il Napoli deve ritrovarla, soprattutto perché di fronte avrà un Barcellona molto in difficoltà in termini di infortuni e a cui mancheranno palleggiatori come de Jong, Pedri e Gavi. Tre assenze pesantissime che impoveriscono di tanto la qualità in mediana del Barça.

Sarà fondamentale il controllo del pallone che Lobotka, Zambo Anguissa e Traoré dovranno imporre in campo contro avversari rimaneggiati in un reparto vitale, e dove il solo Gundogan può rappresentare un pericolo per tecnica e visione di gioco.

Come detto però serve vincere e serve trasmettere il pallone lì dove serve di più. Come non mai oggi servirà che Kvaratskhelia e Osimhen dimostrino di essere dei giocatori di altissimo livello.

Il Barcellona è tutt’altro che imperforabile nel reparto arretrato, con Xavi che davanti a ter-Stegen dovrebbe schierare la linea Koundé, Araujo, Inigo Martinez e Cancelo. Giocatori di valore ma spesso decocentrati nel difendere e che potrebbero andare in difficoltà. Soprattutto il georgiano dovrà stressare continuamente Koundé, che agirà salla sua parte.

Anche i catalani avranno le loro armi soprattutto nel reparto offensivo che sarà composto con grossa probabilità dal talentino classe 2007 Lamine Yamal, Joao Felix e Lewandowski. Un tridente pauroso su cui il Napoli non dovrà concedere spazio e profondità, e nel caso specifico del bomber polacco, nessuna palla negli ultimi 15 metri come già visto all’andata.

Il Napoli ha gli argomenti tattici e tecnici per farcela e per prendersi i quarti di finale ma che soprattutto deve crederci a livello mentale, cancellando per una notte quella che finora è stata l’annata che nessuno voleva vedere.