Messi, da amato ad odiato tra documenti rubati e i sospetti sulla ‘talpa’
Che fossimo in tempi strani e imprevedibili, purtroppo, si era capito da tempo. Ma sembrano non esserci limiti alle sorprese. Si provi ad immaginare un calciatore che, gioca per 17 anni in una squadra. 21 se si considera l’approdo nel settore giovanile. Poi si immagini che, questo calciatore, realizzi 650 gol e 284 assist in 755 partite. Lo stesso calciatore vince 34 titoli: 10 campionati, 4 Champions League, 3 Mondiali per Club, 6 Coppe del Re, 3 Supercoppe Europee, 8 Supercoppe di Spagna e che, a titolo individuale, vinca 6 Palloni d’oro, 6 Scarpe d’Oro e 7 volte il Pichichi (Trofeo del miglior marcatore stagionale in Spagna, ndr). Un calciatore che segna tutti i record possibili, di presenze, di stagioni consecutive con la stessa maglia ecc. Credo non ci sia bisogno di sottolineare che, tale calciatore, sia Lionel Messi. Ora si immagini che, questo campione, dopo decenni di trionfi e gloria, diventi uno dei ‘colpevoli’ di una crisi che, passo dopo passo, sta ridimensionando uno dei club più potenti ed affascinanti dell’ultimo ventennio.
Una vera e propria bomba mediatica
La bomba esplosa in Spagna, malauguratamente, è di quella che fanno male. La testata El Mondo scuote il palcoscenico calcistico iberico, pubblicando dei documenti segretissimi sulle cifre del contratto della Pulce. I numeri fanno riferimento all’ultimo adeguamento contrattuale, siglato nel 2017. 555 milioni di euro lordi. Ecco quanto prevedeva il contatto. 511 milioni di euro, quanto è costato realmente il fenomeno argentino alle casse del Barcellona. Circa il 50% del debito accumulato ad oggi dal club catalano, che ammonta a quasi 1,2 miliardi di euro. “Altro che crisi Covid” sussurra qualche tifoso a Barcellona. Certo, la pandemia ha abbattuto in modo consistente i ricavi del club, così come di tutte le società europee. Ma dal momento che, un solo giocatore è costato mezzo miliardo negli ultimi 3 anni, il tifoso qualche interrogativo se lo pone.
Ed è così che, Leo Messi, l’eroe per eccellenza di Barcellona; colui che, a detta di molti, è il miglior giocatore della storia del calcio, diventa uno dei colpevoli della crisi, a tratti odiato. Qualcuno sottolinea che quei soldi non li vale nessuno, neppure uno che segna tre gol ogni partita per tutta la carriera. Non è dello stesso avviso la testata argentina Olé che, nell’edizione di ieri, pubblica un titolo a caratteri cubitali senza possibilità di equivoci: “Vale Todo!”. Ovvero: “Li vale tutti!. È giocoforza che, su un giocatore di tale impatto globale, non si potrà mai avere una valutazione univoca.
I sospetti e le indiscrezioni da inchiesta
Addirittura i giornalisti argentini di La Nación innescano un vero e proprio servizio d’inchiesta, azzardando nomi di chi possa aver avuto interesse a rendere pubbliche quelle cifre astronomiche. Si punta il dito sul presidente uscente Bartomeu, così come l’attuale presidente ad interim Tusquets. A tal proposito, in Spagna qualche testata ha accusato anche l’ex presidente, nonché candidato forte per le prossime elezioni Joan Laporta. Un ingegnoso stratagemma, secondo alcuni, per trarre beneficio dal caos e presentarsi come il salvatore della patria. Proprio Laporta è intervenuto sulla vicenda, prendendo le parti del 10 argentino: “Gli ho mandato un messaggio per rassicurarlo e gli ho detto di non pensare a ciò che scrivono. Tutti vogliono che rimanga al Barca. Su Leo si possono dire solo cose positive e genera molti più guadagni di quanto costi. Messi genera circa 1/3 degli introiti del club. Ma non è solo importante per gli aspetti economici: sono i suoi 650 gol, le 4 Champions, le magliette vendute, insomma Leo non ha prezzo.”
Messi è costato quasi 4 milioni a gol
Ma, da quella famigerata firma, quanto ha reso Messi? Partendo prima dall’aspetto collettivo, occorre ricordare che, dalla stagione 2017/18 ad oggi, il Barcellona ha vinto due scudetti, una Copa del Rey e una Supercoppa in Spagna. Nessun successo in Europa. Leo Messi ha accumulato 172 presenze, arricchite da 143 gol 71 assist. In sostanza, il fenomeno argentino è costato 3,6 milioni per ogni gol realizzato e 7,1 milioni per ogni assist. Può un giocatore valere tanto, anche il più forte in circolazione? Ai posteri l’ardua sentenza.