Il Barcellona non sta affatto attraversando il miglior momento della propria storia e nelle ultime partite si è visto sbattere fuori dalla Champions League per mano di Bayern Monaco e Benfica e in Liga è arrivato un solo punto in due partite. Di lotta al titolo ormai non se ne parla già da molto tempo, ma anche la rincorsa alla qualificazione alla grande Europa non è così facile, dato che i blaugrana sono immischiati nel centro classifica con cinque punti di ritardo dall’Atlético Madrid. La gara al Camp Nou con l’Elche capita nel momento più opportuna, una sfida che i catalani non hanno mai perso nella loro storia e che ha permesso di esaltare tanti giocatori.
Era il 5 gennaio 2014 e senza Lionel Messi, il Tata Martino scelse di far riposare anche il fenomeno brasiliano Neymar scherzando Fábregas come finto centravanti per permettere a Pedro e Sánchez di inserirsi. La scelta fu perfetta, soprattutto per la straordinaria giornata di forma del piccolo folletto cileno che sbloccò il risultato già dopo sette minuti. Pedro raddoppiò e a inizio ripresa Toño ebbe l’occasione della rete per gli ospiti, ma sbagliò dagli undici metri. A quel punto fu ancora Sánchez a salire in cattedra con altre due reti per completare la sua grande tripletta.