Barcellona e Real Madrid ecco i comunicati contro l’accordo tra La Liga e CVC

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AGGIORNAMENTO ORE 22:44 – Il Barcellona, tramite il suo sito ufficiale, pubblica un comunicato relativo all’accordo tra LaLiga ed il fondo CVC che conferma la posizione contraria all’accordo tra la Liga spagnola ed il fondo internazionale.


AGGIORNAMENTO ORE 19:50 – Il Real Madrid, in vista dell’annuncio dell’accordo raggiunto tra LaLiga e il fondo CVC, ha pubblicato un comunicato ufficiale per scagliarsi contro il suo ingresso nel campionato spagnolo. Nel testo, c’è un elenco di punti per i quali il club si ritiene contrario all’accordo.

E’ stato fatto senza la partecipazione del Real Madrid e senza la sua conoscenza e LaLiga ha permesso per la prima volta, oggi, di avere accesso limitato ai termini dell’accordo.

– I club hanno ottenuto i diritti audiovisivi esclusivamente per la commercializzazione in regime di concorrenza e per una durata di 3 anni. Questo accordo, utilizzando una struttura ingannevole, espropria dai club il 10,95% dei loro diritti mediatici per 50 anni e contro la legge.

– La negoziazione è stata fatta senza un processo competitivo e le condizioni economiche concordate con il fondo CVC gli danno un guadagno di più del 20% all’anno. Questo stesso fondo opportunista è quello che ha provato senza successo accordi simili con le leghe italiana e tedesca.

– Il Real Madrid non può sostenere un’operazione che regala a pochi investitori il futuro di 42 club di prima e seconda divisione e il futuro dei club che si qualificheranno nei prossimi 50 anni.

Il Real Madrid convocherà l’assemblea dei soci per discutere l’accordo e le perdite di beni senza precedenti nei nostri 119 anni di storia.

I dubbi dei due club

Il Barcellona e il Real Madrid si sono dichiarati contro l’accordo che LaLiga ha annunciato mercoledì con il fondo di investimento CVC, società che andrebbe ad iniettare 2.700 milioni di euro nella competizione spagnola, in cambio del 10% dei suoi profitti futuri, ma per gli interessi futuri dei club si prevede un tempo di attesa di 40 anni.

Le obiezioni di Barcellona e Real Madrid si basano su tre punti fondamentali: la durata del contratto, il reale beneficio per i club e l’impatto sui contratti. Tuttavia, la posizione ufficiale dei due club è stata assunta dopo che il progetto è stato studiato a fondo in una riunione del consiglio di amministrazione.

Per quanto riguarda il primo punto, la durata del contratto, si ritiene che 40 anni siano una durata che evada dalla realtà. I due club sottolineano che nessuno sa come si evolverà il calcio o il suo mercato in un periodo di tempo così lungo e sottolineano che non ci sono ipoteche da più di 30 anni. Ad esempio, contribuiscono a negoziare, al massimo, tra dieci anni il futuro contratto per i diritti di denominazione del Camp Nou. La seconda obiezione riguarda il presidente TebasBarcellona e Real Madrid sono sicuri che l’affare è sicuramente conveniente per LaLiga e per i ma non sono sicuri che i per i club sarà vantaggioso. Inoltre, sospettano che dietro ci sia una manovra del presidente della Liga per porre fine al progetto della SuperLega. Si teme che il grande beneficiario di questo movimento sarà il Presidente Tebas.

Infine, il club blaugrana vuole evitare assolutamente qualsiasi rapporto tra questo accordo CVC-Liga e il rinnovo di Messi, la registrazione delle firme o la discussione sul tetto salariale.

In ogni caso, la posizione ufficiale del club non sarà presa fino a quando il documento non sarà analizzato a fondo con il vice presidente economico Eduard Romeu presente (è in viaggio e ritorna venerdì) ed è discusso nel consiglio di amministrazione.