Quella del Barça è una stagione che definire in altalena è persino sminuente. La squadra di Koeman, per i tanti motivi che abbiamo affrontato e trattato spesso, vive sulle montagne russe. Anche se, a ben vedere, grandi vette qualitative, quest’anno, non le ha quasi mai toccate. E la classifica, in effetti, ne è lo specchio fedele. Il secondo posto è solo temporaneo, perché il Real Madrid gioca stasera (contro la Real Sociedad), così come i 5 punti dall’Atletico, che ha ancora una partita da recuperare. Eppure, la vittoria contro il Siviglia ha risvegliato l’orgoglio in uno spogliatoio che veniva da una settimana tra le peggiori degli ultimi anni.
La sconfitta contro il PSG nell’andata degli ottavi di Champions League è stata una debacle difficilissima da accettare. E il pareggio contro il Cadice – due punti persi sanguinosissimi nell’economia del campionato – ne è una conseguenza diretta. Le vittorie contro Elche e, soprattutto, Siviglia hanno ridato speranza e voglia, almeno di provarci. L’Atletico Madrid non è lo schiacciasassi di un mese fa, e in calendario ci sono ancora il derby di Madrid e lo scontro diretto, da giocare al Camp Nou. Insomma, la Liga è viva, almeno per ora, e adesso sta al Barça tenere vivi i sogni.
Prima, però, c’è il ritorno della semifinale di Copa del Rey. Che, dopodomani, mette di fronte di nuovo Barça e Siviglia: si riparte dallo 0-2 dell’andata, ma con la consapevolezza di poterci e doverci almeno provare. Un’impresa difficile ma non impossibile, specie con un Messi così, di nuovo Pichichi della Liga, determinante e decisivo come nei giorni migliori. Flebili, invece, le speranze di ribaltare l’1-4 subito a domicilio dal PSG.
Questo Barça, per quanto sia dura da ammettere, non è quello del 2017, capace di vincere 6-1 dopo il 4-0 subito a Parigi. Non lo è negli uomini, prima di tutto, ma neanche nella testa e nel gioco. E i parigini, nel frattempo, sono diventati una squadra vera, che sa soffrire e difendere. L’obiettivo, allora, diventa prima di tutto onorare la competizione, e giocare a testa alta. Ma ci sarà tempo, prima testa alla Copa del Rey e al campionato, sperando in un passo falso delle due di Madrid.