Baraonda Juve: Motta attacca i giocatori e il club lo scarica | A giugno sarà divorzio
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Thiago Motta, allenatore della Juventus - lapresse - calcioinpillole.com
L’eliminazione in Coppa Italia fa scattare la baraonda. Nonostante le rassicurazioni di Giuntoli, Motta non sarà più l’allenatore bianconero.
A pensarci bene non bisognava sorprendersi, è tutta la stagione che la Juventus viveva sul crinale, per dirla alla Caressa. Neanche il tempo di capire che, grazie al successo di Cagliari, la Signora potrebbe ritrovarsi a -6 dal primo posto in Serie A (in caso di successo con l’Hellas Verona e il pari in Napoli-Inter), che i bianconeri ripiombano nel polverone delle critiche.
La sconfitta in Coppa Italia, però, è peggio per assurdo della eliminazione in semi di Supercoppa (ribaltone col Milan) e perfino del clamoroso tonfo di Eindhoven nei playoff di Champions League. La Signora è uscita ai quarti con un Empoli incerottato, pieno di riserve e teenagers.
La conferma della baraonda scoppiata dopo l’eliminazione, arriva dal diretto interessato. “Mi vergogno e ho grosse responsabilità. Chiedo scusa, abbiamo toccato il fondo”. Negli altri tonfi Thiago Motta aveva sempre salvato qualcosa, stavolta no. Non solo.
L’attacco nei confronti dei giocatori evidenzia la poca empatia con il gruppo, e le scelte cervellotiche non stanno portando da nessuna parte, se non verso il divorzio a fine stagione. Nonostante le rassicurazioni di Giuntoli, la forte sensazione è che non c’è futuro in bianconero per Thiago Motta. “Motta non è in discussione, siamo convinti del progetto iniziato con lui: in futuro darà soddisfazioni”. Le parole di Giuntoli il giorno dopo l’ennesima disfatta sanno di facciata e di salvaguardia delle proprie scelte. Opinabili, visti i risultati.
Un attacco in piena regola
“Non si può pretendere senza dare niente”. Thiago Motta non ha fatto i nomi, ma quella frase è stata analizzata da Gazzetta dello Sport. Oltre che mostrare il sentiment di un allenatore da una parte e alcuni giocatori dall’altra, la Rosea è arrivata a una conclusione.
Motta ce l’avrebbe con tre bianconeri. Il primo, Dusan Vlahovic, sarebbe scontato, stupiscono gli altri due, che sarebbero Teun Koopmeiners e Nico Gonzalez. Giocatori per cui la Juventus ha speso tanto, che non può vendere a fine stagione, se non fosse per quanto sono stati pagati e quanto valgono ora.
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La soluzione migliore per tutti
OK il primo anno di un nuovo, ok tutte le criticità figlie di tanti infortuni, ma la stagione probabilmente da zero titoli porterà a un divorzio con Thiago Motta a fine stagione. La Juventus ha perso un sacco di soldi per rifare la squadra a immagine e somiglianza di un allenatore che non ha portato risultati.
Il mancato raggiungimento degli ottavi di Champions, obiettivo minimo e neanche troppo difficile da raggiungere, è costato 11 milioni. Non ci saranno nemmeno i soldi della Supercoppa che verrà, a meno di clamorose rimonte in campionato, senza oscurare il difficile rapporto con molti big bianconeri. Giuntoli aveva già fatto un sondaggio con Xavi, ha rivelato qualche settimana fa L’Equipe, chissà che non ci sarà un approfondimento al riguardo.