Bagarre salvezza e paracadute: quanto vale retrocedere
Mancano sei giornate al termine del campionato di Serie A e se la lotta per le coppe europee sta entusiasmando tutti, la rimonta del Verona ha riaperto la questione salvezza. La Sampdoria sta aspettando solo la matematica per la retrocessione e la Cremonese ha mancato l’occasione per riaccendere le speranze. Per il terzultimo posto, però, la corsa è aperta e in cinque punti ci sono quattro squadre. La salvezza significherebbe maggiori diritti TV oltre alle entrate da stadio, ma anche la retrocessione potrebbe garantire un paracadute niente male. La Serie A, infatti, stanzia ogni anno un massimo di 60 milioni complessivi per le squadre che scendono in B, ma i criteri sono definiti in un modo particolare.
Tra il traguardo salvezza e il valore del paracadute
Tre squadre retrocedono e si dividono una quota dei fondi destinati al paracadute dalla Lega di Serie A. Il massimo è 60 milioni, il minimo 30 e la parte restante viene utilizzata in base delle decisioni della lega stessa. Le quote, ovviamente, non sono uguali. Viene premiata la maggiore permanenza in Serie A, al contrario, chi è neopromosso dopo più tempo ed è subito retrocesso viene penalizzato.
Chi ha partecipato a 3 degli ultimi 4 campionati di Serie A riceve 25 milioni di euro. Chi ne ha disputati 2 degli ultimi 3 ne ottiene 15. Le squadre che, invece, non rientrano nei casi precedenti e sono retrocesse dopo la promozione ne avranno 10.
Cremonese e Sampdoria sono molto vicine alla Serie B. Se per la Cremonese questo significa un paracadute da 10 milioni, per la Sampdoria, che è in Serie A dal 2012, vuol dire 25 milioni. Per le altre squadre in lotta per la salvezza la situazione è varia. Per Verona e Spezia sarebbero 25 milioni, per l’Empoli 15, mentre per il Lecce 10. Nel caso in cui le quote sommate dovessero superare i 60 milioni, a quel punto il totale del fondo verrebbe suddiviso proporzionalmente.