Aurelio De Laurentiis, la parte(nopea) intollerante: quando la frustrazione supera il tifo

De Laurentiis

(Photo: Francesco Rossi/FOTOGRAMMA)

Aurelio De Laurentiis vuota il sacco a Radio Kiss Kiss: un punto in tre partite è troppo poco, ma abbastanza per pensare di mandare la squadra in ritiro. Torna sui suoi passi, solo una “reazione da tifoso”, ma dietro la necessità di punire – in un certo qual modo – la squadra c’è dell’altro. Il produttore cinematografico si nasconde dietro la diplomazia, dicendo che lo Scudetto non fosse mai stato un obiettivo, così come l’Europa League, ma sa che la realtà è diversa. L’uomo ha chiamato Spalletti per avere un salto di qualità, che c’è stato.

Il Napoli tornerà nell’Europa che conta, ma una volta accarezzato il sogno tricolore vederlo sfumare fa male. Soprattutto dopo che le concorrenti avevano rallentato. Il Napoli, tuttavia, ha frenato: le ultime gare lo hanno dimostrato. Manca ancora la mentalità che consente di arrivare alla fine lucidi, pronti per dare la sferzata decisiva. Non ci sono riusciti, non resta che voltare pagina. Il pensiero alla prossima stagione, però, lascia un velo d’amarezza nei tifosi che sono pronti ad immaginare già l’esodo.

Aurelio De Laurentiis, Napoli tra dubbi e speranze: i tifosi non ci stanno

Serie A primo tempo
(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Non solo Insigne partirà da Napoli, anche altri colleghi sono destinati ad andare via. Questo preoccupa i tifosi che hanno paura di vedere una squadra smembrata senza sostituti all’altezza, poi c’è il nodo Mertens: rinnovo a vita, chiedono i tifosi, ma ancora nessun colloquio. De Laurentiis dichiara: “Dobbiamo sederci bene a parlare, con calma. Ci siamo visti una volta. Ho conosciuto suo figlio e gli ho detto che aveva l’opzione di rinnovare per un altro anno. Il resto va concordato senza stress: non ci dovrebbero essere problemi – conclude – ma nel calcio mai dire mai”.

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Questo gela i tifosi, che parole simili le hanno già sentite ai tempi del numero 24. Il risultato è stato un volo per il Canada, quando doveva essere una priorità. Questo perenne procrastinare innervosisce i supporter che montano anche una contestazione per dare la scossa necessaria: Napoli ha fatto il massimo, sia in campo che fuori. Adesso si chiede qualche certezza in più in nome dei risultati. Lo Scudetto non è arrivato neanche quest’anno, ma probabilmente i tifosi vorrebbero una squadra meno discontinua. Sarebbe già un premio, per la consolazione c’è tempo, Mertens permettendo.