Atletico Madrid-Milan 0-1, Messias incorna e tiene vive le speranze qualificazione

Atletico Madrid-Milan 0-1, Messias incorna e tiene vive le speranze qualificazione

(Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

Un solo risultato a disposizione per il Milan al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid. Missione compiuta per gli uomini di Pioli che, all’87’, trovano il gol vittoria di Junior Messias di testa e tengono ancora in piedi la speranza di approdare agli ottavi di finale di Champions League. Match intenso e bloccato, giocato con grande personalità e carattere dai rossoneri. Nel gruppo B di Champions League, il Milan aggancia i colchoneros a 4 punti, a -1 dal Porto sconfitto dal Liverpool. Grande serata per Stefano Pioli.

La Cronaca

Primo tempo

L’Atletico Madrid parte forte e, già nelle prima battute del match, cerca di colpire i rossoneri di Pioli. Dopo appena tre minuti, l’estremo difensore Tatarusanu, è chiamato ad uno straordinario intervento su De Paul da pochi passi, dopo che l’ex Udinese era stato perfettamente imbeccato da Ferreira Carrasco. Il Milan prova a reagire e, al settimo minuto, Brahim Diaz prova il tiro dal limite dopo un pregevole scambio con Saelemaekers: la conclusione, però, è debole e poco precisa. Lo stesso numero 10 rossonero si fa vedere due minuti più tardi, cercando un cross che, alla fine, diventa un tiro insidioso per Oblak ma che termina sul fondo. I rossoneri crescono e mettono in difficoltà i colchoneros che, dopo l’arrembate partenza, faticano a costruire e trovare spazi. Prova a suonare la carica ancora Rodrigo De Paul che tenta la conclusione da fuori al 19′, ma il pallone si spegne alto sopra la traversa. Il Milan continua a tenere il campo e, al 34′, è Theo Hernandez a spaventare i padroni di casa con un buon sinistro che esce a lato, non di molto. Le due squadre si cimentano in un confronto molto ‘tattico’, senza particolari occasioni e, il primo tempo, termina sullo 0-0 con un risultato aperto ad ogni possibile esito.

Secondo tempo

Il Milan prova ad alzare i ritmi e, dopo appena due minuti dal fischio della ripresa, Saelemaekers recupera un buon pallone e calcia verso la porta di Oblak. L’estremo difensore dell’Atleti è attento e fa sua la sfera agevolmente. Al 49′ risponde l’Atletico Madrid con Lemar: l’ex Monaco calcia col destro, dopo esser stato servito da Suarez sullo spazio, ma Tatarusanu para. I colchoneros crescono e iniziano a mettere in difficoltà il Milan, costringendolo ad abbassare il baricentro. Gli uomini di Pioli resistono e provano a farsi rivedere al 58′: Kessié cerca la conclusione dalla lunga distanza ma la mira è da rivedere. Al 62′ il Milan ha una grande occasione: sugli sviluppi di un calcio di punizione defilata, Theo Hernandez crossa in mezzo trovando il danese Simon Kjaer che, malauguratamente per i rossoneri, alza troppo il tiro di testa da distanza davvero ravvicinata. Tra il 64′ e il 65′ inizia la girandola dei cambi, da una parte e dall’altra: Simeone inserisce Renan Lodi e Correa, rispettivamente per Hermoso e Lemar. Pioli lancia nella mischia Bakayoko, Messias e Florenzi per Tonali, Krunic e Kalulu. Entra anche Ibrahimovic, rilevando un acciaccato Olivier Giroud.

I rossoneri provano a dare il tutto e per tutto e, al 72° minuto, hanno un’occasione clamorosa: Messias si libera in area e scarica per Bakayoko: il francese calcia a botta sicura ma trova il provvidenziale salvataggio a porta vuota di Savic. Risponde l’Atletico al 75′: De Paul prova la botta dal limite ma Tatarusanu blocca il pallone. Ci prova anche Florenzi da fuori, due minuti più tardi, ma il pallone termina alto. Pioli prova ad inserire anche Bennacer al 78′, al posto di Brahim Diaz. A dieci dalla fine si fa vedere ancora Bakayoko con un colpo di testa, la palla esce sopra la traversa. All’86’ altra occasione del Milan con Ibrahimovic, che si presenta a tu per tu con Oblak. L’estremo difensore compie una prodezza ma viene ravvisata una posizione di fuorigioco. È il preludio al gol che arriva all’87° minuto: Kessié crossa in mezzo e trova Junior Messias che colpisce di testa e trafigge Oblak. Gol pesantissimo a pochi minuti dalla fine che ridà ossigeno ai rossoneri. Il Milan trova il vantaggio e lo difende ardentemente nei 4 minuti di recupero, sfiorando  il raddoppio con Bennacer e Ibrahimovic e ‘sudando freddo’ quando Cunha spara alto da pochi passi. Arriva il triplice fischio e il Milan porta a casa una vittoria pesante che tiene vivi i sogni qualificazione.