Atletico Madrid-Lazio, Sarri: “Gioca Gila, il primo posto conta eccome”

Atletico Madrid Lazio

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Atletico Madrid, valida per l’ultimo incontro della fase a gironi della Champions League.

Domani sera la Lazio di Sarri sarà ospite d’onore al Wanda Metropolitano di Madrid, per giocarsi il primo posto del girone nella tana di Simeone. I Colchoneros sono al momento primi nel gruppo a quota 11, ma i biancocelesti, essendo distanti solamente di una lunghezza, in caso di vittoria potrebbero passare il turno dalla vetta. Nessun rischio di mancata qualificazione per gli aquilotti, dato che il Feyenoord, attualmente terzo, è lontano ben 4 punti dalla seconda posizione.

Il tecnico dei capitolini, Maurizio Sarri, parlerà a breve in conferenza stampa alla vigilia dell’importante sfida europea. Di seguito le sue dichiarazioni.

Lazio, la conferenza stampa di Sarri alla vigilia del match con l’Atletico Madrid

Sull’impegno di domani
“Sono del parere che le partite vadano aggredite. I ragazzi in allenamento mi sono sembrati stimolati, e poi c’è questo stadio… Il primo posto conta eccome, e spero che i ragazzi abbiano la testa solo sulla partita e che migliorino l’ultima prestazione”.

Su Pedro
“Fidarsi di lui è semplice, basti guardare il suo curriculum. Parliamo di un fenomeno. Chiaro, avendo 36 anni non può giocare tutte le partite, ma si allena come un diciottenne. Averlo qui con noi è un onore”.

Sulle scelte di domani
“Di sicuro giocherà Gila, Castellanos non lo so. Di sicuro non farò troppe valutazioni per la prossima partita, perché questa va giocata, ed ha una valenza importante. Pochi pensieri sull’Inter”.

Il rapporto con Morata
“Io e lui siamo andati sempre d’accordo. Lui per caratteristiche è uno dei migliori prototipi di attaccante per il mio gioco. Ai tempi del Chelsea era nervoso, a Londra non stava bene”.

Sull’ambiente Lazio
“Devastante. Si creano sempre delle aspettative inarrestabili per chi le innesta, c’è perenne insoddisfazione. Se dall’altra sponda avessero fatto questi risultati in Champions League avrebbero fatto i fuochi d’artificio. Arrivare agli ottavi è stato un miracolo e l’Atletico è di un’altra categoria. Non è naturale per noi fare questi risultati in Europa. Se ci siamo vuol dire che abbiamo fatto bene”.

Atletico e Inter in rapida successione
“Due partite contro due squadre con organici nettamente superiori, avremo poche possibilità ma vogliamo cercare di sfruttarle. Rispetto a quel periodo siamo meno in difficoltà ma anche l’Atletico è cresciuto tanto”.

La passione verso l’Atletico Madrid
“Se dovessi scegliere una squadra da allenare direi l’Atletico. Mi piace molto l’ambiente. Non per togliere il posto a Simeone, anche perché io fra poco smetto e spero che lui continui almeno altri dieci anni”.

Sui miglioramenti della squadra
“Ultimamente stiamo facendo meglio nel palleggio, ma siamo calati nelle occasioni che creiamo a partita. Sono cose che vanno risolte”.

Il paragone con la passata stagione
“Lo scorso anno non avevamo una rosa in grado di lottare per il secondo posto, e questo prima o poi lo paghi. Se siamo arrivati secondi è perché le altre hanno lasciato una marea di punti per strada”.