Atletico Madrid, il fallimento europeo e la decadenza del “Cholismo”
L’Atletico Madrid è uscito dalla Champions League ancor prima dell’avvento di novembre, in una fase a gironi decisamente complicata che ha messo in mostra, nella maniera più drammatica possibile, la decadenza del “Cholismo” e dei suoi principi. I ragazzi di Simeone hanno pareggiato 2-2 contro un Bayer Leverkusen pronto a soffrire per strappare qualche punto, in un match a dir poco cinematografico nei suoi sviluppi. L’Atleti ha giocato la partita meno “Cholista” della sua stagione, sottomettendo ad ampi tratti gli avversari e giocando un calcio fluido e propositivo, fallendo tuttavia nel trovare la vittoria a causa di sfortuna e mancanza di lucidità. Uno scherzo del destino che si compie nel momento finora più delicato della stagione, e che è destinato ad avere degli strascichii importanti.
Atletico Madrid fuori dalla Champions: è il fallimento del “Cholismo”?
L’Atletico Madrid è una società che è stata fortemente plasmata dalle idee e dalla mentalità di Diego Pablo Simeone, che, fra i suoi tanti meriti, è riuscito a dare un’identità tattica molto chiara alla società stessa, similmente a quanto fatto da Crujiff a Barcellona, ma con stile e approccio completamente opposti. Negli anni i Colchoneros sono diventati una rabbiosa macchina da trincea programmata esclusivamente per conquistare risultati, puntando sulla cattiveria agonistica ed un’impeccabile organizzazione difensiva. Simeone tuttavia non ha mai rinunciato alla qualità dei singoli, e infatti la sua rosa, per tutti questi anni, è sempre stata ricca di talento e capacità tecnica, per far si che le transizioni positive potessero risultare il più efficaci possibile in ottica risultato.
Sebbene questo pensiero tattico abbia prodotto alcuni risultati importanti, tra cui la vittoria di due titoli di Spagna e la conquista di due Coppe Europee (Europa League e Supercoppa Europea), la sua perdita d’efficacia appare sempre più evidente, e questo è dovuto al fatto che il calcio è notevolmente cambiato negli ultimi anni. Tale situazione ha resettato completamente i parametri di competitività dello stesso, rendendolo uno sport completamente diverso rispetto a quello di 10/15 anni fa. Il football moderno è infatti sempre più improntato sull’intensità e la proposizione offensiva, e questa nuova mentalità ha letteralmente trasformato anche i club più piccoli in ambiziose ed aggressive bestie d’attacco. In uno scenario simile chi non si evolve e rimane aggrappato ad una mentalità resultadista rimane preda di questa “giungla”, similmente a quanto sta accadendo ad Allegri e la sua Juventus.
Un tentativo di evoluzione troppo timido
Negli ultimi anni il Cholo Simeone ha provato ad evolvere la sua mentalità, cercando di alzare il baricentro della sua squadra e alternando diversi tipi di moduli all’interno delle partite stesse. L’Atletico infatti passa spesso da un 4-4-2 difensivo ad un 3-4-2-1 offensivo, in modo da sfruttare le capacità di costruzione dei centrocampisti, la spinta degli esterni e l’estro degli attaccanti. Questo tentativo d’evoluzione si è spesso tradotto in una squadra a tratti bella da vedere, ma sempre troppo attaccata alla sua mentalità difensivista, motivo per il quale una trasformazione decisa non si è concretizzata. Da più di un anno a questa parte, i Colchoneros stanno raccogliendo risultati sempre più deludenti, e conferma che il “Cholismo” sembra ormai arrivato al pieno della sua decadenza, ed occorrerà evolversi per non scivolare nel vuoto.