Atalanta, una Dea da dieci e una miscela da Scudetto

Atalanta, una Dea da dieci e una miscela da Scudetto

(Photo by Gianluca Zuddas, LaPresse) Calcioinpillole.com

La squadra di Gian Piero Gasperini non si ferma, continua a sorprendere e scrive la storia. Ieri contro il Cagliari è arrivata la decima vittoria consecutiva in campionato (record nella storia del club) e che ha permesso alla Dea di confermare il primo posto in classifica. Un Atalanta da Scudetto che vince anche quando non convince, sigillando ancora di più le sue grandissime ambizioni.

Le parole per descrivere l’Atalanta potrebbero essere finite, eppure la formazione orobica offre sempre qualche spunto importante che testimonia l’enorme crescita del progetto tecnico costruito negli anni dalla società bergamasca, che dopo lo storico trionfo nella passata stagione in Europa League è ormai tra le serissime candidate per lottare fino alla fine per il titolo in Serie A.

Atalanta Scudetto
(Photo by Gianluca Zuddas, LaPresse) Calcioinpillole.com

Atalanta, ora c’è anche l’aura da big per lo Scudetto. La Dea vince anche quando soffre e usando tutto quello che ha a disposizione

Un fatto evidente e non decretato non solo da quello che attualmente racconta la classifica, ma da come in questa stagione l’Atalanta riesce a vincere le partite. In quel modo a volte sporco e letale è tipico delle grandi squadre che puntano ad alzare i trofei alla fine della stagione. È già successo che la Dea in stagione risolvesse con cinismo partite complicate, come i 3 punti pesanti ottenuti alla Roma all’Olimpico o il successo con il Milan strappatao negli ultimi minuti in una battaglia di volontà e consapevolezza vinta contro i rossoneri.

Ma ieri contro il Cagliari la cosa si è fatta anche più limpida, dove forse ieri l’Atalanta è stata messa in difficoltà come non mai in questa stagione in campionato (escludendo forse il 4-0 di inizio stagione con l’Inter). Un primo tempo non di alto livello per i nerazzurri, con Gasperini che dopo la panchina di Champions ha riproposto Retegui da titolare ma lasciato a riposo Lookman. Partita complicatissima contro gli uomini di Nicola, che nella prima frazione di gioco meriterebbero di passare ma vengo stoppati da almeno quattro super parate realizzate da Carnesecchi, con il portiere dell’Atalanta che letteralmente blinda lo 0-0.

L’Atalanta ha imparato a soffrire come una grande. E vince con un mix pazzesco di idee e talento. E col coraggio di Gasp

Nel secondo tempo Gasperini corre ai ripari, inserendo subito Lookman per uno spento Retegui e de Roon per un altrettanto anonimo Brescianini e che porta all’avanzamento di Pasalic in trequarti. Sicuramente l’Atalanta nella ripresa alza il ritmo, e l’ingresso del nigeriano porta maggiore rapidità e mobilità alla manovra offensiva ma non così tanto da cambiare l’inerzia totale della gara.

L’Atalanta non la sblocca così, ma la risolve con le nuove armi che ha scoperto di avere in questo campionato. Vale a dire una forza cinica di capitalizzare le occasioni incredibile e il fatto di poter attingere ad una rosa mai così profonda nella storia recente. La svolta arriva al 64′ con i doppi ingressi di Samardzic e Zaniolo per Pasalic e De Ketelaere. Tatticamente Gasperini non cambia nulla, ma il tecnico dell’Atalanta dimostra ancora coraggio di cambiare pedine anche fondamentali e di non essere statico nelle idee. E il gol vittoria arriva al secondo tiro in porta della partita poco dopo e sull’asse dei nuovi arrivi in campo: invenzione di Samardzic e inserimento vincente di Zaniolo (su assist di Bellanova). Un mix tra talento puro e meccanismo di gioco, che porta comunque il 10 ex Roma ad attaccare la’area e a stappare la partita.

Questo aspetto e questa possibilità di avere tante armi è la nuova cosa migliore di questa Atalanta cameleontica. Una squadra che può dominare le partite e fare goleade, ma può vincere con cinismo e farlo con poche occasioni e senza mai snaturarsi nel gioco o rifiutare l’apporto dell’elemento individuale. E soprattutto una squadra che ha imparato a soffrire ma a non cadere e che mai come quest’anno è in ballo per qualcosa di impensabile fino a qualche stagione fa, come immaginare un Atalanta da Scudetto.