Atalanta-Sassuolo, Ilicic vs Berardi: mancini a confronto

(Photo by -/POOL UEFA/AFP via Getty Images)
Atalanta contro Sassuolo vuol dire anche inevitabilmente Josip Ilicic contro Domenico Berardi. Due mancini fatati a disposizione di due calciatori a tratti molto diversi tra loro: entrambi però hanno saputo prendere sulle spalle le proprie squadre nei rispettivi momenti di difficoltà, emergendo come leader tecnici e riuscendo ad alzare il livello senza però estraniare mai dal gioco i propri compagni. Sia Ilicic che Berardi si sono messi a disposizione della squadra, andando a tratti contro il proprio credo e mettendo sul piatto le proprie qualità solo ed esclusivamente per il bene dei compagni.
Con il tempo sono finite le giocate superficiali e gli atteggiamenti sbagliati: adesso entrambi i calciatori sono indispensabili per i due allenatori, non solo sotto il profilo tecnico.
Ilicic per l’Atalanta
Ilicic, senza Gomez, è diventato il punto di riferimento della squadra e la partita con la Roma è stata emblematica. Il match con i capitolini ha rappresentato la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra era, dove in maniera indiscussa comanda Josip Ilicic. Lo sloveno ha la possibilità di svariare ovunque sul fronte d’attacco, senza pressioni da parte di Gasperini ma con la preferenza di agire il più vicino possibile alla porta.
L’ex Palermo e Fiorentina ovviamente è bravissimo nel legare il gioco e nel fare da raccordo tra i mediani e le punte, ma sta anche imparando a diventare più freddo e decisivo sotto porta, come tra l’altro ha dimostrato anche nella scorsa stagione. Senza Gomez è lui che prende le decisioni sulla trequarti, un po’ come accade al Sassuolo con Berardi.
Berardi per il Sassuolo
Con De Zerbi il calabrese è diventato un trequartista piantato sull’esterno, capace di rifinire con assist splendidi e di punire le difese avversarie con giocate che solo chi è dotato di una visione superiore può pensare. Berardi ha messo Caputo in condizione di poter segnare caterve di gol, ha aiutato Traorè premiando alla grande i suoi inserimenti ma si è messo anche a disposizione di Locatelli nella costruzione della manovra.
In pratica il 25 neroverde è diventato un tuttofare di qualità sfruttato al massimo da Roberto De Zerbi. In molti si chiedono perchè sia ancora al Sassuolo e non in una big, nonostante il forte interesse di Milan e Inter nelle passate sessioni di mercato. La risposta è scontata: Berardi è la carrozzeria di una Ferrari, il lato estetico e spregiudicato di una macchina che funziona alla perfezione e che anno dopo anno va su di giri. Al Sassuolo ha trovato l’habitat naturale e difficilmente riuscirà a staccarsi.
Domenica vederli a confronto sarà uno spettacolo, anche per capire quanto sia diverso il modo di pensare ma quanto sia simile la qualità a disposizione di entrambi. Noi non vediamo l’ora.