Il dirigente dell’Atalanta Percassi ha parlato dell’obiettivo stagionale della Dea e di tanti altri argomenti: ecco le sue dichiarazioni.
Una stagione alla ricerca dell’Europa, come ormai da anni, per l’Atalanta, che al momento è al quinto posto in classifica in Serie A ed è prima nel proprio girone di Europa League. Ha parlato degli obiettivi del club, del futuro e di tanti altri argomenti Luca Percassi, amministratore delegato della Dea. Ecco le sue parole a Sky Sport.
L’obiettivo primario del club: “Diciamo che ogni anno, ogni sessione di mercato, cerchiamo ovviamente di cambiare qualcosa, ringiovanire, perché purtroppo il tempo passa per tutti. Come società abbiamo la responsabilità di avere una squadra sempre competitiva, noi non dobbiamo perdere di vista la nostra realtà, la nostra dimensione, ovvio che in questi anni siamo stati abituati a risultati molto più soddisfacenti, ma noi conosciamo la storia dell’Atalanta e non possiamo perdere l’obiettivo primario, che è quello dei quaranta punti”.
Su Scamacca: “Le competizioni europee ti danno molta più visibilità, sei molto più riconosciuto, il mercato però è cambiato. La possibilità, grazie alla disponibilità della proprietà, di fare investimenti significativi e con numeri che erano impensabili fino a qualche anno fa, ci ha permesso di acquistare giocatori dal target superiore”.
Su Gasperini: “L’Atalanta ha avuto una grande fortuna di averlo nel suo percorso, ma credo che anche l’Atalanta sia stata una grande fortuna per il mister. Insieme abbiamo raggiunto risultati mai raggiunti. Ogni stagione si riparte da zero, il passato conta fino a un certo punto, conta il presente e quanto programmi poi il futuro”.
Sul futuro: “C’è grande attenzione, seppur con molto rispetto da parte sua. Il mondo dell’NBA, il mondo sportivo che lui conosce ha delle basi diverse rispetto a quelle italiane o del calcio europeo. Però i punti di confronto sono moltissimi. Nel medio-lungo termine la nostra partnership porterà benefici sull’Atalanta per lo sviluppo del brand dal punto di vista commerciale”.
Sullo Stadio: “Noi siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, se ne parlava da moltissimi anni, da decenni. Bergamo meritava uno stadio all’altezza della sua città. L’entità dell’investimento raggiungerà circa i 100 milioni, da un lato ci spaventa ma ci rende orgoglioso perché figlia del lavoro”.