In casa Atalanta torna a brillare una stella: con 4 gol in 9 giorni, Luis Muriel sceglie ancora una volta di vestire i panni da fenomeno.
A metà tra un fulmine a ciel sereno e un arcobaleno dopo la tempesta. Così forte d’accendersi in un istante, così bello d’ammirare con stupore. Da alcuni giorni in casa Atalanta è tornata a brillare una stella: con 4 gol in 9 giorni, Luis Muriel ha scelto ancora una volta di vestire i panni da fenomeno. Dall’incantevole tacco della vittoria contro il Milan all’impetuoso collo esterno contro la Salernitana. “Luis da solo ripaga il prezzo del biglietto e quando sta bene così è un piacere vederlo“. Queste le parole del suo allenatore, Gian Piero Gasperini, al termine del match di ieri contro i granata, dopo che il numero 9 della Dea ha tirato fuori dal proprio cilindro un altro splendido coniglio bianco, valso per il pareggio dei suoi.
In un momento complicato, dove mezzo attacco (tra Scamacca e Traoré) è fermo ai box, l’Atalanta si affida nuovamente all’estro puro di Luis Muriel, che torna ad incantare nella cornice del Gewiss Stadium di Bergamo. Tra campionato e coppa infatti, grazie alle reti del colombiano la Dea si è rilanciata nella corsa verso il 4º posto (ora distante due sole lunghezze), strappando inoltre il biglietto per i prossimi ottavi di Europa League da prima della classe nel Gruppo D. Dannatamente efficace ma al tempo stesso così armonioso nei movimenti, Luis continua a stupire gli amanti di questo sport, nelle cui menti riecheggerà il solito paragone con un intoccabile, al secolo denominato O Fenômeno.