Atalanta: le gerarchie sono state stabilite
La vittoria con l’Udinese ha di fatto proiettato in maniera concreta l’Atalanta verso le prime 4 posizioni. Con una sola competizione da giocare, in attesa della finale di Coppa Italia contro la Juventus, gli orobici hanno ben fisso in mente il proprio obiettivo: la qualificazione alla prossima Champions League.
Nonostante qualche sbavatura difensiva di troppo, l’Atalanta è tornata a brillare soprattutto sotto l’aspetto fisico. Contro l’Udinese si sono rivisti i ritmi alti che hanno sempre contraddistinto la squadra di Gasperini negli ultimi anni.
La partita con i friulani ci ha però consegnato una formazione che di fatto potrebbe essere quella titolare in vista delle prossime partite. Inizialmente si è visto un 4-2-3-1, ma soprattutto per via di Maehle che non era nelle condizioni migliori. Dalla prossima tornerà il classico 3-4-1-2 e da quel momento gli undici a scendere in campo dal primo minuto potrebbero essere di fatto quasi sempre gli stessi.
In porta sembra aver ritrovato il posto da titolare il buon Pierluigi Gollini, autore comunque di una buona prova con l’Udinese. Dinanzi a lui i titolari sembrano essere Toloi, Romero e Djimsiti con Palomino leggermente più indietro nelle gerarchie. Caldara e Sutalo saranno chiamati in causa soltanto qualora ce ne sia davvero il bisogno.
A centrocampo la ditta De Roon e Freuler è inamovibile, con Gosens e Maehle, in attesa del ritorno di Hateboer, sulle fasce. Naturalmente la “nota dolente” è in attacco dove diversi calciatori sono proiettati a sedersi in panchina.
Pessina è diventato ormai fondamentale per la squadra di Gasperini, per l’equilibrio e per l’intelligenza tattica offerta in questa stagione. E’ l’uomo in più, quello che lega i reparti e che può reggere il peso delle due punte in fase di non possesso. Pressa e torna a recuperare per due, in modo da coprire Muriel e Zapata. La coppia colombiana al momento garantisce gol e spettacolo e non si può toccare. Di fatto Lammers, Kovalenko e Miranchuk faranno praticamente le comparse fino a fine stagione. Malinovskyi e Pasalic saranno quelli più utilizzati, sia dalla panchina che come alternative dal 1′, Ilicic dovrà invece conquistarsi dei minuti importanti a suon di prestazioni. Dopo quasi un anno le gerarchie sembrano finalmente chiare.