La sfida di Champions League tra Atalanta e Valencia, disputata a Milano lo scorso 19 febbraio, è stata definita la “partita del contagio“. Quella gara, pare, abbia giocato un ruolo chiave nella trasmissione del virus di Covid-19.
La Procura di Bergamo, ha annunciato che la partita è finita al centro dell’inchiesta che i magistrati stanno conducendo, per accertare le cause ed eventuali “colpe”, dei tantissimi decessi dovuti al coronavirus nella bergamasca. Il Procuratore Antonio Chiappani e il Procuratore Aggiunto Maria Cristina Rota, hanno confermato che relativamente alla partita di Champions League, disputatasi a San Siro lo scorso 19 febbraio, è stato acquisito l’elenco dei tifosi per ricostruire chi era allo stadio, a bordo di quali mezzi sono arrivati e da dove provenivano mettendo a confronto i dati con quanti casi ci sono stati nelle località da cui venivano i tifosi. Questo per valutare l’esistenza di altri focolai oltre a quello dell’ospedale di Alzano Lombardo. Nell’inchiesta è finito anche Albino-Codogno, match del campionato d’eccellenza dello scorso 9 febbraio.
I Pm hanno spiegato che l’Atalanta ha mostrato grande collaborazione. La società bergamasca ha fornito informazioni sulla composizione di circa 40 pullman che hanno raggiunto lo stadio milanese da varie zone della provincia orobica.