La vittoria maturata ieri con la Juventus conferisce all’Atalanta una sicurezza, soprattutto mentale, davvero importantissima. Gli orobici hanno superato la Juventus al termine di una partita equilibrata, giocata in maniera compatta e organizzata e vinta con quello che apparentemente potrebbe sembrare un colpo di fortuna.
In realtà dietro c’è un lavoro partito diversi anni fa, frutto di un’organizzazione continua e di una voglia di arrivare a lottare con squadre ampiamente più attrezzate e più mature. Ieri la squadra vincitrice di 9 scudetti, sicura del proprio lavoro, equilibrata e matura sembrava essere l’Atalanta di Gasperini e non la Juventus di Pirlo.
Contro una compagine, quella bianconera, non propriamente nelle migliori condizioni, l’Atalanta ha disputato una partita equilibrata e cinica, su ritmi importanti per tutti e 90 i minuti di gioco, vinta anche grazie agli ingressi dalla panchina che hanno di fatto deciso il match (Ilicic e Malinovskyi), cosa che invece nella Juventus non è assolutamente accaduta.
L’Atalanta ha dato l’ennesima dimostrazione di come si possa arrivare a risultati del genere anche attraverso il duro lavoro, l’organizzazione, la programmazione e non per forza con acquisti ultra milionari con grandissimi calciatori in rosa. Sbarazzandosi dell’uomo copertina e relegandone un altro in panchina, Gasperini ha scoperto nuovi protagonisti e ha dato vita ad una squadra apparentemente imbattibile.
L’Atalanta ha verosimilmente conquistato la qualificazione alla prossima Champions League nella giornata di ieri, con voglia e con sacrificio e soprattutto in maniera meritata. Nonostante gli scontri diretti con Roma e Milan che attendono gli orobici, la sensazione è che difficilmente la squadra di Gasperini possa uscire dai primi quattro posti, soprattutto per la forma fisica e per la tranquillità che trasmettono.
Inoltre bisogna anche considerare che la concentrazione dovrà rimanere altissima in vista della sfida con la Juventus di fine campionato per la finale di Coppa Italia: sarebbe la ciliegina sulla torta.