L’Atalanta di Gasperini è scesa dal piedistallo: urge una reazione
L’Atalanta di Gasperini nella giornata di sabato ha perso per 1-3 contro la Sampdoria, lasciandosi andare alla seconda sconfitta consecutiva. Un doppio passo falso importante e soprattutto inaspettato per una squadra come quella orobica, che molto bene aveva iniziato la propria stagione.
7 gol subiti e 2 segnati contro Sampdoria e Napoli hanno fatto inevitabilmente scattare un allarme nella testa di Gian Piero Gasperini, ora chiamato a reagire e a trovare una soluzione a queste incertezze che stanno emergendo tra le fila dei bergamaschi.
Gasperini, l’Atalanta è tornata con i piedi per terra
Lo status di favola perenne sembra essersi dissolto: l’Atalanta non è assolutamente imbattibile, ma soprattutto ha diversi problemi da dover risolvere.
Dalle sconfitte con Sampdoria e Napoli ciò che è emerso è principalmente l’incompletezza della rosa: le seconde linee non sembrano essere all’altezza dei titolari, soprattutto per quanto riguarda le fasce di centrocampo.
In attacco ci sarà bisogno di tempo prima di vedere al massimo della forma Josip Ilicic, così come bisognerà aspettare ancora diverse partite prima di potersi affidare completamente a Lammers. Inoltre a centrocampo manca un sostituto di De Roon, infortunatosi con la Sampdoria: Pessina non è adatto a quel ruolo e optare per la coppia Freuler-Pasalic potrebbe essere un vero suicidio in termini di equilibrio.
Infine in difesa sembra mancare un leader: quando Toloi è assente si vede, Palomino non rende come terzo centrale e Romero deve ancora acquisire disciplina per poter adempiere al massimo al compito richiesto da Gasperini.
Atalanta, il gioco di Gasp non è per tutti
Insomma, dopo due sconfitte del genere è normale che vengano a galla gli aspetti negativi. L‘Atalanta è sempre la stessa squadra, forte e travolgente come al solito, ma ricca di diverse sfaccettature, anche in senso negativo, che fin qui non avevamo ancora visto. Probabilmente questi due passi falsi serviranno a scrollarsi di dosso il sogno scudetto, più per una questione mentale che in termini di classifica. Gli orobici adesso dovranno tornare con i piedi per terra, pronti a stupire ancora nel segno del proprio gioco e senza andare troppo oltre le proprie possibilità.
Il gioco di Gasperini ci ha fatto innamorare, ma ha dimostrato delle lacune, soprattutto per quanto concerne i protagonisti: non tutti sono pronti per le idee dell’ex tecnico del Genoa e pensarlo è stato sbagliato. Adesso tocca una reazione, pazienza ed umiltà dovranno essere il punto di forza della ripartenza atalantina, come è sempre stato.