Atalanta, Gasperini: “Europa League? Abbiamo capito una cosa…”
L’allenatore dell’Atalanta ha rilasciato delle dichiarazioni a margine della festa svoltasi nella serata di ieri per celebrare la vittoria dell’Europa League da parte della Dea.
Quella di oggi è una giornata piuttosto particolare per l’intero panorama del calcio internazionale, con Real Madrid e Borussia Dortmund che sono pronte a sfidarsi nella finalissima di Champions League in programma a Wembley alle ore 21.00. I Blancos di Carlo Ancelotti vogliono continuare a scrivere la storia e vanno a caccia di quella che potrebbe essere la loro quindicesima Coppa dei Campioni.
Questo sarà l’ultimo atto delle tre competizioni europee, con Conference League ed Europa League che sono state vinte, rispettivamente da: Olympiacos e Atalanta. La Dea è stata infatti la rivelazione di questa stagione, confermando la sua crescita esponenziale anche a livello europeo, portando nella città di Bergamo quello che sarebbe il primo trofeo internazionale della storia dei nerazzurri
C’è però ancora un uttimo match da disputare prima di chiudere definitivamente la stagione, dato che domani alle 18 si giocherà la gara di recupero contro la Fiorentina, che era stata rinviata lo scorso marzo. Nel frattempo però, tutto il popolo bergamasco ha avuto il modo di celebrare e di continuare i festeggiamenti anche nella giornata di ieri.
Gasperini: “Abbiamo capito cosa è la storia di Bergamo”
Festa che è cominciata nella mattinata di ieri in Comune, dove il sindaco Giorgio Gori ha consegnato a tutti i nerazzurri la medaglia d’oro e la civica benemerenza per l’impresa raggiunta. Festeggiamenti che sono proseguiti poi con il bus scoperto che ha attraversato le vie della città.
Ad entusiasmare ancora di più l’intero ambiente sono state le parole pronunciate dall’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, che ha voluto fare un tributo all’intera città e a tutta la tifoseria che li ha sostenuti in questa lunga battaglia sin dall’inizio della stagione.
SUI TIFOSI: “Andando avanti ci rendevamo conto che lasciavamo dietro di noi una felicità enorme e questa è la soddisfazione più grande. Tutte le volte che andiamo in giro per la città vediamo gente felice, per noi questa è stata la cosa più importante, è stato meraviglioso vedere gente che ti abbraccia, che si svegliava al mattino e pensava più a noi, come venire a Roma e a Dublino, tutti i sacrifici fatti allo stadio, questo è stato qualcosa di meraviglioso”.
SULLA SQUADRA: “A un certo punto abbiamo cominciato a credere e a capire che potevamo andare sempre più in alto. Abbiamo capito cosa è la storia di Bergamo e di questa città, cosa c’è dietro questa squadra, tutti i giocatori che sono passati e hanno portato un piccolo contributo, è straordinario capire l’attaccamento e la fede, ciò che rappresenta l’Atalanta”.