La vittoria per 0-2 contro il Lecce ha regalato all’Atalanta la qualificazione alla prossima Champions League. Un traguardo importante per la Dea, che ora può concentrarsi sulla finale di Europa League e attendere nuove sul futuro di Gasperini.
La Dea ha chiuso la pratica Champions League con due giornate d’anticipo rispetto alla fine del campionato (tre considerando il recupero da giocare contro la Fiorentina), e può ora incanalare tutte le energie rimaste in questo finale di stagione al fondamentale appuntamento di mercoledì, la finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.
Non solo questioni di campo per la formazione bergamasca che nelle prossime settimane attende anche di sapere quale sarà la decisione di Gian Piero Gasperini in merito al suo futuro. L’attuale tecnico dell’Atalanta è infatti in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno e la situazione è assolutamente aperta.
Arrivato all’Atalanta nella stagione 2016/2017, lo straordinario lavoro di crescita tecnica costruito dall’allenatore è stato uno dei pilastri assoluti nello sviluppo della Dea, che nel corso degni anni si è sempre migliorata guadagnandosi lo status di big del calcio italiano, soprattutto per merito di quanto fatto da Gasp.
Che nelle sue otto stagioni alla guida dell’Atalanta ha ottenuto cose straordinarie (come la prima storica qualificazione in Champions nella stagione 2018/2019) e risultati incredibili, ma non ha ancora portato un titolo in bacheca. Ci è andato vicino, arrivando per tre volte in finale di Coppa Italia nel 2019, nel 2021 e in questa stagion e cadendo all’ultimo atto.
Mercoledì contro il formidabile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso c’è l’occasione di fare la storia, portando a casa quello che sarebbe il primo trofeo europeo dell’Atalanta e il primo in carriera per Gasperini. E poi? E poi la scelta è tutta nella testa e nel cuore del tecnico della Dea, che nell’intervista post partita dopo il successo col Lecce ha dato qualche indizio in merito a quello che accadrà.
“La Champions League è un traguardo molto importante, ma conta anche quali sono le sfide che ti attendono. Posso dire che deciderò cosa fare dopo la finale di Europa League“.
Dichiarazioni sibilline di Gasperini e che suonano come un quasi addio, che potrebbe diventare uffiicale nel caso di vittoria dell’Europa League, uno scenario che permetterebbe all’allenatore di lasciare da assoluto vincitore una piazza e una squadra che ha contribuito a rendere grande e come da lui stesso dichiarato accettare nuove sfide, con il suo nome che resta uno dei profili papabili per la panchina del Napoli.