Atalanta, Gasperini choc: “Koopmeiners non si allena. Vuole la Juve”
Ore tese e concitate per l’Atalanta per quanto riguarda il futuro di Teun Koopmeiners. Come è noto da mesi il trequartista olandese è il grande obiettivo di mercato della Juventus, che sta spingendo per prenderlo nonostante i bianconeri non abbiano ad ora accontentato le richieste economiche della Dea.
Si arrichisce di un nuovo capitolo la saga tra Teun Koopmeiners, la Juventus e l’Atalanta. Un triangolo di calciomercato che sta andando avanti da molto tempo e con posizioni molto chiare. I bianconeri vogliono il centrocampista offensivo dei nerazzurri, considerato come tassello ideale per la propria mediana. Il giocatore ha aperto da tempo all’ipotesi Juve e la Dea continua a chiedere i 60 milioni di valutazione.
Atalanta, Gasperini contro Koopmeiners: “Non si sta allenando con noi e vuole andare alla Juventus. É un ricatto alla società e una situazione difficile”
Nella giornata di martedì è stato riportato da fonti vicine al club orobico che ci sarebbe stata un diverbio tra il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini e Koopmeiners, con quest’ultimo che non si sarebbe allenato nella sessione prevista assieme alla squadra. A chiarire il tutto ci ha pensato lo stesso allenatore degli orobici, che all’Eco di Bergamo ha spiegato la situazione.
“Koopmeiners vuole trasferirsi alla Juventus. La situazione con lui è andata benissimo fino alla scorsa settimana, poi il giocatore ha deciso di andare alla Juventus. Lui ha già un accordo, si sente stressato e ha deciso di non giocare e non allenarsi più con noi“.
“Con questo atteggiamento non può essere utile né alla squadra, né ai suoi compagni. La società a sua volta ha assunto un atteggiamento molto fermo, perché si sente ricattata da questa situazione. Diversa dalle altre volte in cui l’Atalanta ha venduto qualche pezzo pregiato alle big“.
“Io sono carico e sui blocchi di partenza, e non vorrei trovarmi a trascinare quelli che stanno ancora festeggiando la stagione scorsa. Abbiamo bisogno di locomotive, perché fra una settimana parte lo schiaffometro: o li da o li prendi. E noi ci arriviamo in una situazione molto più difficile di quella che avremmo potuto prevedere“.