Nella scorsa stagione Ruslan Malinovskyi aveva impressionato tutti: nonostante l’ucraino non avesse giocato tantissimo, negli occhi di tutti erano ben impresse le qualità mostrate nelle varie occasioni avute a disposizione.
Un mancino dotato di un’esplosività pazzesca e di una tecnica di base importante. Un calciatore dinamico e duttile, capace di diventare anche un tassello tattico importante nello scacchiere perfetto di Gian Piero Gasperini. In questa stagione in molti si aspettavano la sua consacrazione, memori di quanto visto nella scorsa e convinti delle qualità del ragazzo.
Sia per l’abbondanza presente nella rosa orobica, sia per l’esplosione di Pessina e anche per qualche mancanza evidenziata dal ragazzo in allenamento, Malinovskyi si è trovato ai margini delle squadra per buona parte della stagione. Appena 6 partite da titolare nelle prime 16 partite stagionali.
Poi, con l’esclusione di Gomez e con l’infortunio di Pasalic, Malinovskyi ha iniziato a guadagnare terreno anche su un Miranchuk spesso acciaccato e su un Ilicic non proprio in grandissima forma. Risultato? 6 partite da titolare nelle ultime 7, 2 gol e 1 assist per il gioiello ucraino. Una personalità e una qualità messe in atto nel momento più importante della stagione per un classe 1993 arrivato al crocevia più importante della propria carriera.
Malinovskyi non può più concedersi momenti di pausa se vuole diventare determinante per l’Atalanta. La concorrenza è spietata ma continuano su questa strada è difficile pensare di poterne fare a meno. Gasperini conosce le sue qualità e per questo motivo, nell’ultimo periodo, lo sta utilizzando con maggiore continuità visto anche lo splendido momento di forma che il ragazzo ex Genk sta attraversando. In attesa di capire chi rimarrà e chi andrà via nella prossima stagione, a Malinovskyi restano 10 partite ed una finale di Coppa Italia per guadagnarsi un futuro da protagonista con la maglia dell’Atalanta.