L’Atalanta è andata a tanto così dall’alzare la sua seconda Coppa Italia della storia ma tra sé e il sogno si è frapposta la Juventus di Pirlo. Gasperini ha perso così un’altra occasione per vincere un titolo, per alzare al cielo un trofeo che manca drasticamente nella carriere del tecnico nerazzurro. La sua opera a Bergamo rischia di rimanere incompleta senza un titolo?
La Dea da quando è arrivato il Gasp ha cominciato a creare un miracolo gettando le basi di quello che poi è diventata l’Atalanta negli ultimi anni. Il tecnico ex Genoa ha saputo prendere una squadra che normalmente si salvava a malapena facendola prima qualificare in Europa League e poi portandola, per la prima volta nella sua storia in Champions League. Con la qualificazione di quest’anno matematicamente conquistata l’Atalanta parteciperà alla Champions per il terzo anno consecutivo. Le imprese dei ragazzi del Gasp nella passata stagione quando arrivò a un passo dalla semifinale contro il Psg, sono nella memoria di tutti.
Spesso però, come successo a tanti allenatori nella storia (recentemente a Klopp del Liverpool), il valore di un tecnico si misura in successi ottenuti e trofei conquistati, non soltanto in base ai risultati, per quanto storici, ottenuti. L’Atalanta in Champions è un grandissimo risultato, su questo non ci piove, ma a Gasperini manca tremendamente quella grande vittoria che lo consacrerebbe definitivamente un allenatore vincente. La carriera del Gasp in effetti, sotto la voce “palmares”, vede solo un Torneo di Viareggio vinto con la primavera della Juventus e poi più nulla. Dopo essere stato eletto per due volte miglior tecnico della serie A, Gasperini avrebbe bisogno di quella vittoria che manca. Quando arriverà? Molto probabilmente non alla guida dell’Atalanta.
La Dea ha un ottimo e valido progetto che le ha permesso di arrivare tra le big del nostro campionato ma sembra difficile vincere il campionato contro Juventus e Inter più attrezzate. Sognare uno scudetto in stile Leicester 2016? Ecco, quella sì che sarebbe la vittoria in grado di consegnare definitivamente Gasperini a quella poca serie di allenatori vincenti della storia.