Serie A

Atalanta, De Roon: “La colpa più grande? L’1-1 in casa con la Juventus”

Marten De Roon, centrocampista dell’Atalanta, ha parlato della stagione dei bergamaschi nella sua ultima intervista alla Gazzetta dello Sport. La qualificazione in Europa per gli orobici è ancora in bilico, e tutto dipenderà dagli esiti dell’ultima giornata di Serie A. Di seguito le sue parole.

Atalanta, le parole di De Roon

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

L’Atalanta non è più padrona del suo destino

“Forse è meglio così: gli altri anni lo eravamo e abbiamo perso l’ultima… Magari avremo meno pressione. E’ tutto l’anno che il Toro fa giocare male la sua avversaria e Juric vuole bene al mister… E non vedo una Juve che va a Firenze demotivata. Di loro mi fido molto, ma non possiamo sperare negli altri. E l’Empoli avrà la testa libera, sarà pericoloso: si è visto contro l’Inter”.

Sulle assenze di Muriel e Malinovskyi

“Con loro saremmo stati più forti, ma dobbiamo bastare: siamo abbastanza abituati a giocare in emergenza…”.

Come immagina un’Atalanta senza Europa?

“Non voglio immaginarla: sarebbe troppo un peccato non poter ancora far vedere pure in Europa il gioco per cui l’Atalanta è diventata l’Atalanta”.

La stagione di De Roon all’Atalanta

“Il mio periodo complicato è stato a inizio stagione, dopo la squalifica per quattro giornate, mentre da almeno dieci partite mi sento molto bene, e invece la squadra fatica. Se io sono uno dei migliori vuol dire che è servito tanto lavoro sporco, perché l’Atalanta è in difficoltà: sarebbe meglio il contrario. La delusione sarebbe non andare in Europa, facendo un paragone con le ultime stagioni. Ma sento parlare di stagione fallimentare: mi pare esagerato”.

La colpa più grande?

“L’1-1 in casa con la Juve, prendendo gol al 92’. Se vinciamo quella, non cambia solo la classifica, anche la testa”.

Preoccupato per domani?

“Un pochino sì, ma non dobbiamo pensarci troppo. Anzi, pensiamo che dopo tante partite non vinte arriverà la svolta, per forza. Anche per la legge dei grandi numeri”.

Sul rinnovo

“Manca solo un piccolo passo, spero si possa fare prima delle vacanze: prolungamento dal 2024 al 2026. Questa è la mia casa e lo è anche per la mia famiglia: non mi vedo in altra squadra”.

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Published by
Federico Draghetti