Arsenal, Mikel Arteta è al capolinea?
Non accenna a finire la crisi nera dell’Arsenal. I Gunners, dopo un’inizio di stagione discreto, sono letteralmente crollati nelle ultime partite, vincendo solo una volta nelle ultime sette giornate. In queste stesse giornate la squadra di Arteta ha segnato solo due gol. Un dato impietoso, che mette proprio l’allenatore spagnolo sulla graticola. È giunto il momento di cambiare guida tecnica?
Mai così male dal 1981
I numeri parlano chiaro: nelle prime 11 giornate di Premier League l’Arsenal ha collezionato 13 punti, poco più di un punto a partita, cifre da zona retrocessione. Si tratta del peggior avvio di stagione dal campionato 1981-82, quando allo stesso punto della stagione i Gunners avevano raccolto solo 12 punti. La situazione è però peggiorata molto nelle ultime giornate: se nelle prime 4 partite l’Arsenal aveva collezionato 9 punti (vincendo 3 partite e perdendone solo una, contro il Liverpool di Klopp) nelle restanti 7 ha vinto solo una volta, poi un pareggio e la bellezza di cinque sconfitte, con soli due gol segnati. La crisi realizzativa ha reso l’Arsenal la squadra con il terzo peggior attacco della Premier, dietro solo a Sheffield e West Bromwich, rispettivamente ultima e penultima in classifica. Un dato preoccupante.
Arteta con la sconfitta di ieri nel sentitissimo North London derby contro il Tottenham ha fatto registrare un altro triste record: è il primo allenatore a perdere i primi due derby da allenatore dal 1967, quando sulla panchina dell’Arsenal sedeva Bertie Mee. Unici due allenatori in più di un secolo di storia di una delle rivalità più sentite del calcio inglese. Merita ancora fiducia?
Arteta è in bilico, ma chi può sostituirlo?
Il tecnico spagnolo si è assunto tutte le responsabilità della sconfitta, ma è sembrato fiducioso sul futuro, dicendosi anche soddisfatto dell’atteggiamento della squadra, al di là del risultato. Difficile che la dirigenza la pensi come lui: nonostante l’Arsenal stia facendo bene in Europa League, dov’è già qualificato ai sedicesimi, i risultati in patria impongono una riflessione. E non è escluso che i dirigenti del club londinese abbiano già pronto un sostituto.
Sostituto che potrebbe essere un italiano: in cima alla lista dei possibili sostituti c’è infatti Maurizio Sarri, che prima dell’avventura sfortunata con la Juventus ha allenato il Chelsea; portando a casa anche un’Europa League, vinta in finale proprio contro l’Arsenal. Il tecnico toscano è vicino alla rescissione con i bianconeri e potrebbe riportare entusiasmo dalle parti dell’Emirates.
Un altro nome suggestivo ma più complicato è quello di un altro italiano, anche lui ex juventino: Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese sembrava essere stato vicino all’Arsenal nell’estate del 2018; quando sembrava intenzionato a provare l’avventura in Premier dopo i quattro scudetti consecutivi vinti in bianconero. Ora Allegri è libero, ma difficilmente accetterà una panchina a stagione in corso, in una squadra che non si può più definire un top club. L’impressione è che Allegri stia fermo ancora un’altro anno, attendendo una chiamata importante in estate (PSG? Manchester United?)
In questo momento non è facile trovare un sostituto che accetti la panchina dell’Arsenal senza determinate garanzie, il che farebbe tirare un sospiro di sollievo ad Arteta. Ma se la crisi dovesse perdurare, lo spagnolo verrebbe sollevato dall’incarico. E potrebbe essere un italiano a prendere il suo posto.