Arrivò proprio a gennaio al Milan | Doveva segnare grappoli di gol. Ora produce vino
Tante stranezze nel mercato di gennaio. Indimenticabile quella del Milan: prese un attaccante doveva segnare grappoli di gol, ora fa il vino.
Il mercato di gennaio. Per molti la panacea di tutti i mali: c’è chi deve sostituire un lungodegente, più di uno guardando lo stato attuale delle big della Serie A falcidiate dagli infortuni. C’è chi deve riparare a un danno estivo. Il rischio di toppare completamente l’acquisto è molto alto.
Un rischio che non vuole prendere la Juventus, squadra appartenente al primo caso, quelli che devono sostituire per forza di cose sia Bremer sia Cabal, la cui stagione per entrambi è andata a farsi benedire dopo la lesione al crociato.
Tanti nomi sulla agenda di Giuntoli: da Skrniar ad Hancko passando per Antonio Silva, il motivo è semplice, al di là del budget è proprio un discorso di azzeccare l’acquisto: non è per allungare la rosa e basta, può diventare un titolare inamobile.
Al secondo caso appartiene la Roma. Una Roma che questa estate ne combina di ogni: prendere giocatori random senza completare la rosa: Hummels ed Hermoso sono arrivati da svincolati, ben oltre il tempo massimo della sessione estiva, a oggi manca un terzino, non c’è un vice Dovbyk, ma soprattutto con Claudio Ranieri siamo a tre allenatori.
Vietato sbagliare
La classifica giallorossa dopo il 5-0 al Parma è un po’ migliore, ma la zona retrocessione è a cinque lunghezze. OK pensare già a giugno, magari a un campionato senza coppe europee a meno di un successo in Europa League. Ma la salvezza non è ancora certa, da qui è vietato sbagliare l’acquisto.
Per info chiedere al Milan. Era il 2006 quando nella Milano rossonera si vociferava di una possibile partenza di Sheva, bisognava sostituire Bobo Vieri, volato in Francia per indossare la maglia del Monaco. Così a Galliani venne una delle poche idee per niente affatto risultanti brillanti.
Dai grappoli di gol al vino
L’allora amministratore delegato del Milan riportò in Italia, per soli tre milioni di euro, un certo Marcio Amoroso, attaccante brasiliano che aveva fatto faville con Udinese e Parma, andando in entrambe le esperienze in doppia cifra, prima di volare al Borussia Dortmund.
Al Milan tutti si aspettavano grappoli di gol. Niente di tutto questo. L’attaccante brasiliano non solo non riuscì a trovare spazio, nemmeno incise quando chiamato in causa. Altro che grappoli di gol, Marcio Amoroso ne fa uno all’ultima giornata contro la Roma. Oggi fa il procuratore, come ricorda Gazzetta dello Sport, e ha fondato tre start up. Quei grappoli però gli sono rimasti in testa: studia e produce vino.