Arjen Robben, passano gli anni ma non la maledizione degli infortuni

OneFootball - (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Arjen Robben. Difficile, se non impossibile, trovare un appassionato di calcio che non lo conosca e che, consequenzialmente, lo ammiri per ciò che ha fatto nel calcio. Vincitore della Champions League nel 2013, finalista del Mondiale 2010 in Sudafrica, vincitore di otto campionati tedeschi, due inglesi, uno spagnolo e uno olandese. E non solo. Arjen Robben, per molti anni, è stato tra i top players che lo scenario globale potesse offrire. Il suo piede mancino è diventato storia. Quante se ne sono sentite su quel sinistro, così limitante e, al tempo stesso, cosi difficile da arginare. Purtroppo, però, Arjen Robben non è stato solo un grande campione, bensì un atleta massacrato dagli infortuni.

Il 4 luglio del 2019, dopo una carriera di assoluta soddisfazione, Robben dice basta. L’esterno olandese, dopo molteplici trionfi e altrettanti infortuni, decide che non vi è più una ragione valida, per sopportare ancora tali guai fisici. Il mondo lo saluta e lo omaggia. Ma circa un anno dopo, vale a dire, il 27 giugno 2020, Robben comunica di voler tornare a giocare. L’olandese sceglie di tornare al Groningen, la squadra olandese che lo ha formato in adolescenza, prima di farlo esordire nel calcio professionistico a 17 anni. Il ritorno al Groningen, ovviamente, ha riscosso tanto entusiasmo. Un’ultima tappa del destino, lo stesso destino che aveva deciso di metterlo di fronte al Psv Eindhoven, il club dove, il suo talento, esplose definitivamente. Il destino, però, talvolta è crudele. Infatti, lo ha subito rimesso di fronte alla maledizione degli infortuni che, malauguratamente, lo ha perseguitato per anni.

Infatti, dopo appena 30 minuti, l’ex Bayern è costretto ad uscire per infortunio. L’ennesimo. Stavolta al polpaccio. Robben, dopo aver saltato tre partite, è riuscito a rientrare contro l’Utrecht, subentrando negli ultimi 14 minuti del match. Poi, però, un altro stop. Lo stesso Robben ha confermato che, il suo rientro, è previsto nel 2021. L’esterno olandese, malinconicamente, ha aggiunto che le cose non stanno andando come auspicava. Il 23 gennaio compirà 37 anni e, al momento, l’unica cosa che Arjen Robben è riuscito a promettere, è che tutti lo rivedranno ancora in campo, nonostante gli infortuni.

La testata catalana La Vanguardia, riprendendo i dati del portale Transfermarkt, ha riportato i numeri dei suoi infortuni. Terrificanti. Dalla stagione 2004/05, quando militava nel Chelsea, Robben ha saltato 224 partite per infortunio. Parametrato in giorni, vuol dire 1386 giorni di stop. Quasi quattro anni. I giornalisti di Barcellona, inevitabilmente, si chiedono: “Dove poteva arrivare senza questi ostacoli?”. Eh già. Dove poteva arrivare Robben? Lo sa sempre e solo lui: il destino. Misterioso, cinico. Perfido.