Aria pesante in casa Milan: Leao e Theo nell’occhio del ciclone | La linea del club non ammette repliche
Due punti in tre partite: il Milan dà ancora fiducia a Paulo Fonseca, ma prende una posizione netta sui casi Leao e Theo.
Una sosta benedetta. Il difficile inizio dell’esperienza rossonera di un Paulo Fonseca, i due punti racimolati in tre partite di un calendario tutt’altro che in salita, i casi Leao e Theo Hernandez: bisogna rimettere in fretta le cose.
L’aria è di quelle pesante. Cardinale ha già incontrato l’allenatore portoghese, ribadendogli la fiducia ma chiedendo una sterzata avvenuta parzialmente all’Olimpico contro la Lazio. Un buon Milan nel primo tempo, ma con i soliti problemi.
Sulle fasce si soffre, la difesa non è registrata, sei gol presi in tre partite sono un dato inequivocabile sullo status di una squadra partita ad handicap. Cardinale era all’Olimpico e non è rimasto certamente soddisfatto da quanto visto dalla sua squadra.
Anche perché, al di là della prestazione luci e ombre, quanto accaduto durante l’ormai iconico cooling break, è una brutta scena, mai vista prima: due squadre intorno agli allenatori, due giocatori che scelgono di restare dall’altra parte del campo.
Una situazione inaccettabile
Leao e Theo erano appena entrati? Le risposta di Fonseca e di Theo non possono reggere. Anche Abraham era appena entrato, eppure stava in gruppo, a differenza di due top player rossoneri partiti addirittura dalla panchina.
Il problema c’è, va al di là di un gesto dei due giocatori non certo da Milan, andrà gestito in questa pausa. Certo, Theo e Leao ovviamente sono stati convocati dalle loro nazionali, Fonseca avrà tempo per decidere se possono essere considerati dei titolari contro il Venezia. Nel frattempo la società ha deciso cosa fare.
La linea del Milan
Gli equilibri tra Fonseca e le due stelle del Milan, sono da ricalibrare sono da ricalibrare. Su questo non c’è dubbio. Per il momento il Milan ha scelto la linea morbida: né Theo né Leao saranno multati per un gesto comunque inaccettabile. Ma è chiaro che i due nazionali (francesi e portoghesi) sono finiti nell’occhio del ciclone, in primis per le loro prestazioni nelle prime due giornate, poi per quel gesto che ha alzato (giustamente) un polverone.
In tal senso la pausa per le nazionali è provvidenziale: servirà a raffreddare gli animi e forse riporterà un po’ di quiete, necessari per avere la mente sgombra e capire i veri problemi di una Milan da due punti in tre partite non accadeva da 13 anni, quando la squadra di Max Allegri, campione d’Italia in carica tra l’altro, pareggiava 2-2 proprio con la Lazio (a San Siro), sconfitta a Napoli prima di pareggiare 1-1 con l’Udinese di Di Natale. Stavolta i due punti sono arrivati con Torino, Parma e Lazio. Anche questo dato è inaccettabile, proprio come il comportamento di Theo e Leao.