Argentina, Dybala: “Ecco l’episodio che mi ha portato ai Mondiali”

Argentina, Dybala: “Ecco l’episodio che mi ha portato ai Mondiali”

(Photo by KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP via Getty Images)

Nonostante il minutaggio inesistente in questa Coppa del Mondo, l’Argentina può contare anche su Paulo Dybala per Qatar 2022. La lesione muscolare rimediata durante quel fatale rigore tirato con la maglia della Roma sembrava poter compromettere il Mondiale della Joya, ma per fortuna così non è stato. Ora il problema fisico è completamente superato e l’ex Juventus è pronto a dire la sua in questa fase finale della Coppa del Mondo. Dybala ha spiegato in una recente intervista a Zhibo TV i motivi che hanno portato Scaloni a convocarlo. Ecco le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

Dybala spiega la convocazione con l’Argentina

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(Photo by Alex Pantling/Getty Images)

Dybala ai Mondiali grazie alla Roma e a Mourinho

“Ho fatto di tutto per giocare l’ultima sfida con la Roma ho parlato con Mourinho e durante la settimana che portava alla sfida col Torino mi ha chiesto come stessi. Ho risposto che se avesse avuto bisogno sarei stato a disposizione. Sono entrato in campo, mi sono sentito bene e la mia prestazione è stata positiva. E quella partita giocata ha portato anche alla convocazione con l’Argentina”.

Il recupero dall’infortunio

“La Roma ha svolto un ruolo fondamentale nel mio recupero, anche loro volevano che ci fossi nell’ultima partita di campionato. Quando mi sono infortunato ho avuto paura perché sapevo che il tempo a disposizione per recuperare era poco e la lesione era seria. Fortunatamente ho avuto a disposizione lo staff giallorosso che lavora benissimo e che si è coordinato sempre con i medici dell’Argentina”.

Il rapporto con Mourinho e con la Roma

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(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Su Mourinho

“Con lui ho un grandissimo rapporto. Abbiamo lavorato molto insieme per riuscire a tornare al 100%”.

Sulla Roma

“Sono un fan dei film dell’antica Roma, li vedo sempre. Penso che bisogna scendere in campo e lottare come nella vita reale, perciò festeggio i miei gol con una maschera, quella che indossavano i gladiatori nei combattimenti”.