Antonio Conte e l’Inter, un orgoglio europeo da ritrovare
Domani sera l’Inter di Antonio Conte, dopo il successo in rimonta in campionato, si accinge ad affrontare la delicata sfida di Champions contro il Real Madrid. I blancos si presentano a San Siro con numerose assenze, tuttavia, il coefficiente di difficoltà resta elevatissimo. La classifica del gruppo B, malauguratamente, vede i nerazzurri momentaneamente all’ultimo posto. Due punti separano l’Inter proprio dalla banda di Zidane, e tre la distanziano dalla prima piazza, al momento, occupata dal Borussia Monchengladbach.
Una vittoria contro i 13 volte campioni d’Europa, inevitabilmente, riaprirebbe in modo importante il discorso qualificazione. Inoltre, riaccenderebbe l’orgoglio di una squadra che, nonostante la notevole cifra tecnica, stenta a decollare. Mancano ancora tre partite alla chiusura del girone, tuttavia, il match di domani sera è già decisivo. Un’eventuale sconfitta nerazzurra, seguita dalla contemporanea vittoria della capolista del girone, metterebbe l’Inter a 5 punti di distanza dal pass degli ottavi di finale, con 6 punti rimasti a disposizione.
L’Inter è chiamata ad una reazione rabbiosa che, oltre a riaccendere le speranze qualificazione, faccia riemergere una maturità europea che manca da tempo. Lo stesso Antonio Conte, alla guida della sua Inter, deve rimaneggiare i numeri di una competizione che, troppo spesso, gli è stata indigesta in carriera.
Antonio Conte e la Champions League
Il paradosso del tecnico ex Chelsea, è che il miglior trend nella massima competizione europea, lo abbia ottenuto alla prima esperienza da allenatore, ai tempi della Juventus. Difatti, all’esordio da allenatore nella stagione 2012/13, Conte riuscì a passare al primo posto il girone, ai danni del Chelsea campione d’Europa di Di Matteo, e superando lo Shakhtar Donetsk. Dopodiché l’avventura terminò ai quarti di finale, contro il Bayern Monaco che poi vinse la competizione. Nella stagione successiva, Conte e la sua Juventus non riuscirono a superare il girone. Decisiva fu la sconfitta nella controversa sfida con il Galatasaray, divisa in due giorni a causa delle condizioni meteo. Conte torna a giocare la Champions League nella stagione 2017/18, alla guida del Chelsea. Nel girone si trova la Roma e l’Atletico Madrid, oltre al Qarabag. La Roma, a sorpresa, passa il girone da prima, conquistando 4 punti su 6 contro il favorito Conte. Il Chelsea, a fatica, riuscì a passare il girone come seconda, mandando gli spagnoli in Europa League. Purtroppo per Conte, però, l’urna degli ottavi “regala” il Barcellona. All’andata, gli inglesi strappano un 1-1. Malauguratamente, al ritorno non c’è partita e Messi annienta il Chelsea del tecnico leccese.
Una scossa per cambiare
L’approdo in nerazzurro, almeno in campo europeo, non dà la scossa che si sperava. Nella stagione 2019/20, infatti, i nerazzurri non sono riusciti a passare il girone, perdendo la sfida decisiva contro il Barcellona, colmo di riserve, tra le mura di San Siro. Antonio Conte, spesso è stato accusato di portare un assetto tattico, verosimilmente, non adeguato al tipo di gioco europeo. Il tecnico ha sempre rigettato tali considerazioni, proseguendo per la sua via. E, domani sera, tutti i tifosi dell’Inter, sperano che si prosegua davvero sulla via della qualificazione, cogliendo una vittoria che sarebbe fondamentale per tutto l’ambiente, da un punto di vista della qualificazione, così come da quello emotivo. Infatti, dal ritorno in Champions League nella stagione 2018/19, dopo sei anni di assenza, l’Inter non hanno ancora superato il girone, né con Conte, né con Spalletti. Domani sera, i nerazzurri vogliono e devono tornare grandi.