Antiriciclaggio, finisce sotto la lente anche Cristiano Ronaldo
Dopo il ‘caso’ relativo ai sospetti dell’Antiriclaggio sul tecnico della Juventus Massimiliano Allegri, oggi la questione si allarga anche al campione portoghese Cristiano Ronaldo. Lo si apprende da La Verità che cita una nota dei risk manager di Intesa San Paolo. La testata fa riferimento ad una segnalazione rivolta all’UIF (Unità d’Informazione Finanziaria per l’Italia, ndr), circa tre prelievi di contante per un importo complessivo di 220mila euro. I prelievi in questione sono avvenuti tra l’11 dicembre 2020 e il 26 febbraio 2021.
La nota specifica come – alla base della segnalazione – non vi siano sospetti sull’origine dei fondi data la celebrità del personaggio e il lauto compenso percepito alla Juventus. Piuttosto entra in gioco il sospetto sulle destinazione di tale prelievo: “Pur considerando l’origine certa della provvista e l’elevato profilo economico del cliente, non potendo avere contezza della reale destinazione dei fondi prelevati per contante, si procede con l’inoltro della presente segnalazione di operazione sospetta”.
Nella SOS, ovvero Segnalazione delle Operazioni Sospette, si apprende da La Verità la cifra sotto la lente d’ingrandimento equivalga al 5% di quanto incassato in due mesi o lo 0,7% delle uscite complessive nel periodo considerato. Si specifica anche che, il campione ex Real Madrid, avrebbe già ‘giustificato’ quei movimenti come “provvista necessaria al pagamento di spese correnti quotidiane”.