Ansu Fati è il più giovane marcatore della storia della Spagna
Un record che durava da 95 anni, dal gol dell’allora diciottenne Juan Errazquin nel 1925. E’ passata una vita, o forse anche qualcosa in più. Ansu Fati, nella sfida di Nations League vinta dalla Spagna per 4 a 0 sull’Ucraina, ha deciso che era arrivato il momento di cambiare il tempo, la storia ed il corso degli eventi. Un destro preciso dal limite dell’area di rigore, la sfera che accarezza il palo e poi scivola in rete. In questo modo è diventato a 17 anni e 311 giorni il più giovane marcatore di sempre nella storia della nazionale spagnola.
Un predestinato, un calciatore che semplicemente sta sgretolando tutti i record che sta incontrando nel suo cammino. Al momento è il più giovane debuttante sia con la selezione iberica che con il Barcellona. Con i blaugrana è anche il più giovane marcatore di sempre sia nella storia della Liga che della Champions League. Le premesse sono ottime, se confermata la sua stella potrebbe splendere nel firmamento del panorama calcistico mondiale per i prossimi anni a venire.
Come spesso accade in queste storie, prima della gloria, della fama e della ricchezza, c’è stata la miseria, quella più assoluta. Ansu Fati, infatti è nato in Guinea-Bissau, costretto a scappare dal suo paese insieme alla sua famiglia all’età di sei anni, a causa di una guerra civile. Il papà Bari Fati, sbarcò in Portogallo prima, per poi approdare in una cittadina spagnola vicino Siviglia. A Marinaleda dove lavorava come autista. E’ proprio in Andalusia che il piccolo Ansu ha mosso i primi passi da calciatore, nelle giovanili del Siviglia. Il Barcellona lo ha acquistato nel 2012. Alcuni mesi fa, la società catalana, lo ha blindato con un contratto sino al 2024, con una clausola rescissoria da 400 milioni di euro che si attiverà al compimento della maggiore età.
Il futuro è della sua parte, ma Ansu Fati già nel presente ha marchiato a fuoco il proprio nome nella storia del calcio spagnolo ed in quella del Barcellona.