Andrea Ranocchia si ritira. L’addio al calcio del difensore italiano
La notizia era nell’aria dopo la rescissione del contratto con il Monza a causa di un brutto infortunio occorso ad inizio stagione, ora però è ufficiale. Andrea Ranocchia ha annunciato il suo ritiro al calcio, tramite alcuni video sul suo profilo Instagram ufficiale.
Ranocchia: “Da un anno e mezzo sto vivendo un brutto momento. Non sentivo più niente dentro di me”
“So che tanti di voi avranno letto la notizia della rescissione col Monza e per darvi una spiegazione eccomi qua, ci tengo a farla arrivare dalla mia voce. Quando ho iniziato a giocare a calcio, ormai 30 anni fa, ho iniziato con grandissima passione ed era la cosa che mi piaceva di più al mondo, ho iniziato qui da Bastia Umbria e ci sono stati momenti bellissimi in cui si diverte giocando a calcio.
Non ho mai pensato a dove sarei potuto arrivare da bambino e ho avuto la grandissima fortuna di trasformare la mia passione nel mio lavoro. Sono stato a contatto con tantissime persone e mi porterò dentro tantissime di queste esperienze. Ho avuto la bravura e la fortuna di poter attraversare ogni tipo di esperienza e dopo tanti step, dopo tanti momenti, di tutti i tipi, ho avuto la fortuna di incontrare un allenatore, Pietro Montanelli, che mi ha scoperto come difensore e mi ha trasformato nel calciatore che ero fino a ieri. Ringrazio tutti gli allenatori che ho avuto, vi ho pensato in questi giorni“.
“Da un anno e mezzo sto vivendo un periodo difficile, a livello motivazionale, già quando ero all’Inter. Il Monza mi ha offerto questa opportunità, un ottimo contratto e l’ho colta. Ad un certo punto ho sentito che dentro di me non c’era più niente e ho iniziato a farmi tante domande, poi c’è stato questo brutto infortunio a Napoli e mi avrebbe tenuto fuori dal campo per mesi.
Ho riflettuto e visto che la società mi ha dato grande fiducia, ho ritenuto giusto non prendere in giro nessuno. Non ho più niente da dare dentro di me e con Galliani ci siamo lasciati da amici, è stato un signore e ha capito. Ora mi prendo un po’ di tempo per rimettere in sesto queste emozioni che sono arrivare in questi mesi e fare dei pensieri per il futuro. Non tornerò a giocare a calcio, non è quello che voglio“.