Andrè Silva non è una sorpresa: il Milan non ha saputo aspettare

André Silva

Andrè Silva arrivava dal Porto e aveva bisogno di ambientarsi: in un contesto non proprio sereno come era quello rossonero qualche anno fa, il portoghese ha provato a farsi largo ma alla fine è stato praticamente cacciato.

In uno scambio secco con Rebic il portoghese è stato ceduto all’Eintracht Francoforte dove adesso, dopo un anno e mezzo, ha iniziato a fare cose davvero stupefacenti. Non sorprendenti, perchè chi conosce il ragazzo sa bene di che cosa è capace.

Milan-André Silva, serviva pazienza

Andrè Silva è un attaccante duttile, capace di giocare al fianco di un altro centravanti ma anche di fare reparto da solo. Tecnicamente è un calciatore molto dotato, abile nel legare il gioco ma anche bravo nell’attaccare la profondità. Nonostante la buona struttura fisica risulta anche molto veloce nonché portato nell’1vs1, dove probabilmente ha imparato molto da Cristiano Ronaldo in nazionale.

Il Milan non ha saputo aspettare e ha relegato il portoghese nella scia di quei centravanti che non hanno saputo affermarsi. I rossoneri hanno messo Andrè Silva sullo stesso piano di Torres a fine carriera e dei vari Destro, Bacca, Lapadula, Luiz Adriano, Piatek, Kalinic, Higuain (anche lui sul viale del tramonto) etc. La verità è che serviva pazienza, peculiarità che spesso manca nel mondo del calcio, soprattutto in Italia.

I numeri di André Silva

Al Milan Andrè Silva ha giocato 40 partite in una stagione, solo 20 da titolare e di queste 20 solo 6 in campionato. In totale il classe 1995 ha collezionato comunque 10 gol e 2 assist, meglio di Kalinic che era considerato il centravanti titolare in quel Milan. Dopo un anno simile al Siviglia, Silva ha trovato finalmente continuità all’Eintracht di Francoforte dove in un anno e mezzo ha collezionato 59 presenze, 33 gol e 10 assist. Numeri sensazionali che stanno trovando conferma soprattutto in questa stagione dove, in Bundesliga, André Silva ha segnato meno solo di un certo Robert Lewandowski.

Adesso l’Eintracht se lo gode: lui continuerà a fare quello che ha sempre fatto, anche in vista dell’Europe dove spera di attirare l’attenzione di un top club europeo pronto a prenderlo, l’Atletico Madrid è alla finestra.