Ancelotti, sgarbo all’Italia: il Real Madrid toglie un big alla Serie A | L’ennesimo colpo di Florentino Perez
Re Carlo dice sì, il presidente del Real Madrid si mette in moto. E così dopo Mbappé il Real Madrid si rinforza ulteriormente.
Ha ricostruito una squadra top, continuando a vincere, ma sotto traccia, con una nuova politica. Perché a Florentino Perez è sempre piaciuto il concept dei Zidanes y Pavones, grandi campioni al di là con l’età che facciano da chioccia ai loro eredi, addestrati a dovere.
Questo hanno fatto Kroos e Modric negli ultimi anni, sotto le loro ali protettive Camavinga e Tchouameni sono cresciuti fino a brillare di luce propria. Stesso discorso per Valverde. Intanto Don Florentino andava a pescare Vinicius e Rodrygo, rispettivamente 2000 e 2001. Non solo.
Il reclutamento di prospetti di top player è continuato con Arda Guler, il più giovane giocatore della storia dell’Europeo ad andare a segno subito all’esordio con la Turchia di Montella. Un 2005 pronto a esplodere nel Real Madrid o in prestito da qualche parte visto un doppio arrivo.
Sì perché sta per arrivare la stellina brasiliana (Endrick 2006), senza dimenticare che Jude Bellingham è un 2003 e che Mbappé (preso a parametro zero) è comunque un 1998. Insomma, continuando a vincere il Real Madrid ha ammortizzato il ricambio generazionale dei Marcelo e Sergio Ramos, Benzema e Cristiano Ronaldo, lo straordinario sta nel fatto che il cambiamento della rosa non ha fermato l’insaziabile voglia di trofei dei Blancos.
Don Florentino fiuta l’affarone
Zidanes y Pavones, dicevamo. Sì perché il Real Madrid ha intenzione di puntellare la rosa per dominare anche la nuova Champions League, nella stagione che verrà. Nell’annata in cui arriva Mbappé, c’è spazio anche per Alphonso Davies, duttile esterno del Bayern.
Ma manca l’erede di Toni Kroos, così ecco l’idea, un affarone: prendere Adrien Rabiot, in scadenza di contratto con la Juventus. L’ultima uscita del francese non è che abbia fatto capire che continuerà il suo matrimonio con la Signora. Tra silenzi e risposte evasive, sono in tanti a pensare che andrà via.
Non solo una questione di soldi
Giuntoli ha offerto a Rabiot un biennale con opzione per il terzo anno da 7,5 milioni a stagione. Non pochi. Ma a quanto pare non è soltanto una questione di soldi per il centrocampista francese, ma di gloria, ambizione, fama e trofeo. E chi meglio del Real Madrid può dare tutto questo a Rabiot?
Secondo la Gazzetta dello Sport, Florentino Perez avrebbe mosso i primi passi, confortato dai suoi alfieri Mbappé, Tchouameni, Camavinga e Mendy, tutti francesi e madridisti. Chissà che dall’1 luglio non partirà l’offensiva vera e propria. E lì ci sarà poco da fare per la Juventus, se Rabiot non avrà rinnovato.