Ancelotti a tutto tondo: “Non sono contento del VAR, futuro? Ho un contratto…”

Ancelotti a tutto tondo: “Non sono contento del VAR, futuro? Ho un contratto…”

(Photo by PAU BARRENA/AFP via Getty Images)

Il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Anch’io Sport, in cui ha parlato del suo futuro, della stagione attuale e delle italiane in Europa. Di seguito un’estratto delle sue dichiarazioni.

(Photo by Eric Alonso/Getty Images)

Real Madrid, le dichiarazioni di Ancelotti sul futuro, il VAR e le italiane in Champions League

Sul futuro
“C’è un bel detto che fa proprio al caso: le chiacchiere le porta via il vento, Ed è così, ho un contratto fino al 30 giugno 2024 e mi piacerebbe rispettarlo. Davide? Sta finendo il corso per allenatore di Uefa Pro in Galles, terminerà a maggio, poi potrà allenare qualsiasi tipo di squadra. Non sarà il Basilea, perché si trova bene qui e vogliamo continuare qui. Il giorno che avrà voglia di cominciare da solo, credo che lo farà e anche bene”.

Su Milan-Napoli
“Sarà una partita molto equilibrata e molto incerta – spiega Ancelotti -. In questo tipo di partite i giocatori sentiranno la pressione, saranno motivatissimi, quindi non c’è bisogno di fare discorsi motivazionali. Il discorso da fare è legato alla strategia della partita, cercando di dare indicazioni chiare e semplici ai giocatori, per farli sentire coinvolti e partecipi: è un modo anche per stemperare un po’ la pressione che inevitabilmente queste partite ti mettono addosso. E’ difficile dire chi è più favorito tra Milan e Napoli: il Napoli sta avendo una stagione fantastica, il Milan più altalenante, arrivano a questa partita con motivazioni differenti, ma poi la motivazione sarà la stessa: quella di arrivare in semifinale”.

Su Benfica-Inter
“Sulla carta il Benfica sta meglio: ha fatto molto bene, soprattutto in Champions. L’Inter ha però la possibilità di riscattare una stagione altalenante”. A dirigere l’incontro sarà l’inglese Michael Oliver: “E’ un grande arbitro: giovane, ma capace. Poi ovviamente nessuno è perfetto. In Europa l’arbitraggio è di ottimo livello, soprattutto in Champions: i direttori gara lasciano correre, ricorrono poco al VAR”.

Sul VAR
“Devo dire la verità, non sono molto contento di come viene applicato il Var: in questo momento ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, si ricorre al Var troppo spesso. Era nato per ovviare a errori chiari ed evidenti, ma ora viene troppo richiesto il suo intervento, deve essere un po’ cambiato. Sui falli di mano c’è ancora molta confusione. Ci potrebbe essere l’idea di mettere il tempo effettivo per evitare questi maxi-recuperi. Alcune cose si possono fare”.