“Amami e basta”, la Roma contro la violenza sulle donne

“Amami e basta”, la Roma contro la violenza sulle donne

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

In un anno che ha segnato per sempre la vita di tutte le persone al mondo, non bisogna dimenticare un problema che da anni affligge il nostro Paese, e non solo. Non bisogna dimenticare chi, le sue battaglie, le porte avanti da anni.

La violenza sulle donne è una cruda realtà che nessuno ha il diritto di ignorare. E’ dovere di tutti, di ogni persona al mondo, battersi, anche nel suo piccolo, per cercare di combattere questa cosa abominevole. In un anno in cui, a causa della pandemia, questo problema è rimasto sullo sfondo, nella giornata di ieri la AS Roma ha dato vita a un’importantissima iniziativa.

L’iniziativa della Roma in collaborazione con Roma Cares

“Amami e basta” è infatti il titolo del calendario realizzato da mogli e compagne dei calciatori della Roma in collaborazione con la fondazione Roma Cares.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da AS Roma (@officialasroma)

La violenza sulle donne, ancora oggi, si manifesta in numeri sempre maggiori, in numeri che spaventano. Ancora oggi, una donna, troppe volte, non può fidarsi dell’uomo che ama, non può uscire di notte senza essere terrorizzata. Ancora oggi, una donna, deve sentirsi in colpa per ciò che è. Ma questa ingiustizia, ora, deve essere combattuta. E la Roma si è schierata con un importantissimo gesto accanto alle donne vittime di violenza.

Un gesto per far capire che anche le donne vittime di abusi non sono sole, c’è qualcuno pronto ad ascoltarle, ad aiutarle. C’è qualcuno che si batte per loro, che riesce a dargli la voce che qualcuno soffoca a suon di botte. E questa cosa è importantissima e non è scontata.

Nella giornata di ieri è stato presentato il calendario in Campidoglio con la presenza della sindaca Virginia Raggi, il CEO del club giallorosso, Guido Fienga, la Ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetto, l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità, Veronica Mammì e la portavoce del progetto Amra Silajdzic, la moglie del capitano della Roma Edin Dzeko.

La presentazione del calendario

Come anticipato prima, nella realizzazione del calendario, hanno partecipato mogli e compagne dei calciatori dell’AS Roma che hanno posato in dodici simbolici luoghi della capitale, truccate, simbolicamente, con segni di violenza sul volto e non solo. Un gesto forte. Ma necessario.

Diversi gli interventi della giornata, fra cui quello della portavoce, Amra Silajdzic.

“Quando il responsabile di Roma Cares mi ha chiesto di aiutarlo a portare avanti questa importantissima campagna contro la violenza sulle donne, mi sono sentita in dovere di rispondere presente. Come la madre di tre bambine e un bambino che sarà un uomo, ho ritenuto giusto dare il mio contributo e spendermi per questa campagna che non solo condivido ma propongo, in qualità di moglie del capitano della Roma, a tutte le donne ma anche agli uomini di diffonderla e sostenerla. Spiegando soltanto alla gente quale sono le reali condizioni di queste donne e quante violenze siano costrette a subire. Spero di toccare le coscienze e iniziare a cambiare le cose.”

L’aiuto di “Amami e Basta”

In ogni pagina del calendario è presente un QR code che rimanda alla pagina “Roma per le donne”, con un elenco di tutte le strutture antiviolenza del territorio cittadino. Inoltre, tutto il ricavato che si otterrà con la vendita del calendario, sarà destinato all’attivazione di percorsi di formazione dedicati a donne vittime di violenza seguite dalle strutture capitoline. Il Dipartimento per le Pari Opportunità consentirà la promozione del numero di pubblica utilità antiviolenza e stalking, l’1522.

E’ importante che tutti, anche in modo minimo, contribuiscano alla causa non girando la testa dall’altra parte, perché chiunque, anche se non se ne rende conto, può essere la voce di queste donne. Donne che potrebbero essere madri, sorelle, zie, amiche di ognuno di noi.

Donne che non devono essere lasciate sole e che meritano di poter tornare a essere libere.