Alvaro Morata è tornato in Italia dopo cinque anni in cui ha passato alti e bassi Al Real Madrid si era dimostrato un grande attaccante, ma la coesistenza con Benzema non era possibile. Al Chelsea è stata una stagione e mezza di calo progressivo interrotto, parzialmente, con l’avventura all’Atletico Madrid, soprattutto nell’ultimo anno. Lo spagnolo, però, ha sempre pagato la concorrenza. Quando si è materializzata la possibilità di tornare alla Juventus non poteva non coglierla. Amato dall’ambiente, una casa per lui, è ripartito alla grande. Già una cosa importante è successa: l’aver fatto dimenticare di essere stato la terza scelta dopo Suarez e Dzeko.
Eppure nella prima partita da titolare era sembrato di vedere il peggior Morata. Lo spagnolo, però, dalla successiva ha iniziato a segnare sia in Serie A sia in Champions League sfruttando l’assenza per Covid di Cristiano Ronaldo e un Dybala lontanissimo dai suoi livelli. Conquistata la titolarità ora è arrivato il momento della continuità. Alvaro Morata è sempre stato un giocatore molto abile nel gioco di squadra, ma mai un vero e proprio bomber. Infatti, non ha mai superato i 15 gol in una prima serie e si è sempre aggirato attorno ai dieci. Troppo pochi per un centravanti di squadre top. Alla Juventus potrebbe sbocciare di nuovo, sfruttando anche il gioco offensivo di Pirlo e i talenti di Ronaldo, Kulusevski e Chiesa. Resta da capire, però, come verrà gestito in caso di ritorno a buone prestazioni di Dybala.
Al fantacalcio sta facendo bene: 2 gol in 5 partite con un assist e 7,7 di fantamedia, mentre il voto medio è 6,3. Certo, se iniziasse a segnare di più in campionato che in Champions League i fantallenatori che hanno puntato su di lui sarebbero più contenti. 4 gol in 3 partite, infatti, nella competizione europea. Ma non c’è da temere. Lo spagnolo resterà titolare nelle prossime partite considerando la situazione Dybala. Il calendario sembra favorevole, l’ariete sembra pronto a tornare ad incornare.