Allegri, la Juventus, Lippi e Trapattoni: ritorni, analogie e differenze
Per la quinta volta nella sua storia, la Juventus ha scelto di affidare la panchina a un cavallo di ritorno. Dopo il biennio non semplice targato Maurizio Sarri prima e Andrea Pirlo poi, il club bianconero ha deciso di affidarsi nuovamente a Massimiliano Allegri per provare a tornare sul tetto d’Italia. Senza tornare troppo indietro nel tempo alle esperienze di Teobaldo Depetrini e Carlo Parola, proviamo a raffrontare il ritorno sotto la Mole di Allegri con quelli più recenti di Giovanni Trapattoni (1976-1986 e 1991-1994) e Marcello Lippi (1994-1999 e 2001-2004), i soli due tecnici ad aver fatto meglio del livornese in termini di trofei vinti.
CAMBIAMENTI IMPORTANTI A LIVELLO DIRIGENZIALE – Il ritorno di Allegri alla Juventus ha fatto seguito alla decisione della società bianconera di non rinnovare il contratto di Fabio Paratici, in scadenza il prossimo 30 giugno. Una situazione che in parte ricorda il ritorno in bianconero di Giovanni Trapattoni nel 1991. In questo caso, però, più che di cambiamento è più opportuno parlare di vera e propria restaurazione. Il ritorno del mitico Trap aveva fatto seguito al ritorno in sella di Giampiero Boniperti dopo la tanto breve quanto infelice parentesi di Luca Cordero di Montezemolo.
GUIDE TECNICHE NON FELICISSIME – Allegri torna alla Juventus dopo due anni in cui Maurizio Sarri e Andrea Pirlo, pur vincendo tre trofei in due, hanno vissuto momenti di grande difficoltà venendo poi sollevati dall’incarico a fine stagione. Anche nel 2001 il ritorno di Lippi era arrivato dopo un biennio, quello targato Ancelotti, costellato da due secondi posti ma anche da un rapporto non semplice tra il tecnico e la tifoseria. Più lungo, cinque anni, il lasso di tempo che ha separato le due parentesi bianconere di Trapattoni. Un lasso di tempo che ha visto alternarsi sulla panchina Rino Marchesi, Dino Zoff e Gigi Maifredi. E se il secondo dei tre almeno due trofei li ha portati a casa, i ricordi dei tifosi legati agli altri due non sono esattamente idilliaci.
UNA SQUADRA DA RIORGANIZZARE – Le seconde parentesi di Trapattoni e Lippi hanno portato con sé innesti in una rosa che ne aveva bisogno. Il ritorno del Trap è coinciso con gli arrivi di Peruzzi, Carrera, Kohler e Conte il primo anno, di Vialli e Ravanelli il secondo e di un certo Alessandro Del Piero il terzo. Calciatori sui quali Lippi avrebbe costruito il successivo quinquennio. Che dire del ritorno del mister viareggino nel 2001, coinciso con gli arrivi di calciatori come Gigi Buffon, Lilian Thuram e Pavel Nedved? Anche Allegri torna in una squadra che, complice la fine di un ciclo vincente, ha bisogno di un ricambio e di innesti che siano all’altezza. Il tempo dirà se la società sarà in grado di darglieli e di rendere questo terzo ritorno negli ultimi 30 anni degno dei precedenti.