Allarme Nazionali: gli allenatori rumoreggiano, Klopp capofila
Il calcio ai tempi del Covid, le soste per le nazionali ai tempi della variante inglese. Il calcio, così come la società nel suo complesso, si apprestano ad affrontare le nuove restrizioni, con annessi pericoli. Mentre il mondo del pallone, già attanagliato da protocolli e norme stringenti, cerca di trovare un punto di equilibrio tra sicurezza e discutibilità delle partite, l’imminente partenza degli atleti verso le proprie nazionali sta già suscitando malumori. Il primo e, almeno al momento, unico allenatore che ha alzato la voce pubblicamente è stato Jurgen Klopp. Il tedesco del Liverpool è solo il portavoce di un sentimento diffuso riguardante la visione degli allenatori, circa le pause nazionali.
Stando a quanto riferito da As, infatti, anche il collega Ole Gunnar Solskjaer si è schierato dalla parte dell’ex Borussia Dortmund. “Io comprendo le esigenze delle varie federazioni nazionali, ma questo è un periodo in cui non si può far felici tutti, e bisogna tenere conto che i giocatori sono pagati dai club. Quindi i club stessi devono essere la priorità”.
Klopp aggiunge: ”Penso che tutte le società siano d’accordo su questo , perché hanno tutte lo stesso problema e non possono far andare i calciatori come se niente fosse. Non possiamo lasciarli andare e poi trovarci in una situazione a causa della quale debbano stare dieci giorni in quarantena: non è proprio possibile”.
Dichiarazioni forti e spontanee, tipiche della personalità di Jurgen Klopp. Il rischio contagio si è innalzato e, come sottolineato dal tecnico, le restrizioni creano numerose difficoltà per i rientri dei giocatori, in una fase cruciale per le competizioni. Sarà scontro tra allenatori e nazionali?