A guardare in casa Bayern Monaco, sembrano non esserci particolari problemi. Eppure, i bavaresi sono da tempo alle prese con quella che assume sempre di più i contorni di una telenovela: il rinnovo di David Alaba. Il contratto dell’austriaco scade a giugno del 2021, ma le parti sono ancora lontane da un accordo. Alla base di quella che a tutti gli effetti sembra una frattura potrebbe esserci la voglia del classe ’92 di cambiare aria, tentato dalle sirene straniere. Ma, per sua stessa ammissione, potrebbe anche restare.
Negli ultimi giorni, l’affaire Alaba si è complicato per le dichiarazioni bellicose rilasciate da Uli Hoeneß, presidente del Bayern Monaco, all’emittente tedesca Sport1. Motivo del contendere, secondo la Bild, le pretese di Pini Zahavi, agente di Alaba, per il rinnovo del suo assistito, un quinquennale a 20 milioni l’anno, e altri 20 milioni di commissioni per sé. Cifre astronomiche, che il Bayern non intende accogliere. In tal senso, Hoeneß è stato fin troppo cristallino: “Tutti vogliamo bene a David e vogliamo che resti. Ma il suo agente è un piraña che cerca solo soldi, e il padre di Alaba, che stimo, è molto influenzato da lui. Per lui è solo una questione di soldi, e non mi sorprende che Salihamidzic abbia perso il controllo durante le trattative. Alaba non deve farsi influenzare. Spero che lui e suo padre capiscano che il Bayern è il meglio per lui.”
Un attacco durissimo, che Zahavi non ha preso per niente bene, non facendo attendere una replica: “Non ho mai parlato di una commissione per me. A Lisbona ho detto Salihamidzic che intanto avremmo dovuto trovare l’accordo per il giocatore, ma non abbiamo mai parlato delle cifre della mia commissione. È una bugia. Gli ho detto solo che avrei chiesto quanto chiedo normalmente in questi casi. Ho incontrato Hoeneß solo una volta, non ci ho mai parlato e non mi conosce. Come si permette di dire certe cose su di me? Ho fatto centinaia di trattative e non ho mai avuto problemi con nessuno.“
Tra i due litiganti, a intervenire sul difficile rinnovo di Alaba è stato anche il padre dello stesso giocatore, chiamato in causa da Hoeneß.
“David è al Bayern da quando era piccolo, ho avuto tante occasioni per portarlo via, ma siamo sempre stati leali. Non voglio che il Bayern diffonda pubblicamente bugie sulle nostre richieste e le commissioni. Noi abbiamo le nostre idee.“
A chiudere (per ora) la querelle è arrivato infine un comunicato del diretto interessato alla Bild. Alaba ha chiesto infatti che “le discussioni sul rinnovo non siano rese pubbliche. Alcune dichiarazioni mi hanno ferito, molte cose uscite non sono vere. Questo club per me è una casa, una famiglia. Sono qui da 12 anni e il bene del Bayern viene prima di tutto. Si può discutere, ma deve rimanere tutto in famiglia. Mi auguro che presto si possa trovare una soluzione.“
Il rinnovo di Alaba con il Bayern Monaco resta dunque un enigma di difficile risoluzione. Che potrebbe sciogliersi con un accordo o la definitiva separazione. Anche se, in questo momento, appare difficile che qualcuno, dal Real al City, passando per l’Inter, possa accontentare le richieste, elevate a dispetto del contratto in scadenza, del club bavarese per uno dei tasselli fondamentali della squadra di Flick.