“Al Napoli vado gratis”: chiama De Laurentiis e glielo dice in faccia | È successo tutto all’improvviso
Esce fuori allo scoperto all’improvviso e chiama De Laurentiis. Pronto ad allenare il Napoli senza prendere stipendio.
Non ha risposto all’ultima chiamata per la Champions League, il rischio Europa è concreto, così come all’orizzonte il quarto allenatore in meno di un anno solare. I sogni di gloria del Napoli e di Francesco Calzona sono crollati alla vigilia di Pasqua.
Il Napoli esce umiliato dallo scontro diretto contro l’Atalanta, crollando per 3-0 tra i fischi e la dura contestazione del Maradona, deludendo tutti. La cartina di tornasole di una stagione inversamente proporzionale a quella precedente: dal top al flop in un amen, dalle stelle alle stalle.
Ciò che era paradiso ora è inferno. Anche per Francesco Calzona che, probabilmente, con la sconfittona del Maradona ha detto addio alle già flebili ma possibili speranze di allenare il Napoli completamente da rifondare.
È nuovamente mancato tutto al Napoli al cospetto di una Dea superiore in tutto. È mancato pure quel miglioramento intravisto con l’arrivo del terzo allenatore in una stagione, primato negativo mai accaduto per una squadra campione d’Italia.
Il quarto casting
Così, via al quarto casting. Completamente da rivedere in quanto soltanto a inizio marzo, almeno secondo i bookie, il primo della lista era Antonio Conte, bancato a 3,50, davanti a Vincenzo Italiano (a 7), Stefano Pioli (a 10), Thiago Motta a 15,00, De Zerbi e Ivan Juric (25,00), Paulo Sousa a (30).
Pioli ha fatto sapere che il “Milan non si lascia” e lo stesso presidente rossonero ha detto che non ci sarà nessun avvicendamento. Dalla lista va depennato sicuramente Thiago Motta, non Vincenzo Italiano, la cui permanenza a Firenze non è più quasi bancata.
Il punto della questione
“Il problema di quest’anno è che sono stati cambiati troppi tecnici e i giocatori hanno dovuto assimilare troppi concetti diversi tra loro. Ci sta che si vada in confusione”. Ecco il punto della questione per Fabio Cannavaro.
L’ex Pallone d’Oro spiega così il fallimento azzurro di quest’anno, candidandosi per il quarto casting di Aurelio De Laurentiis. “Avrei allenato il Napoli anche gratis, è il sogno di tutti gli allenatori. Credo che non centri l’esperienza nell’assenza del mio nome tra i 50 candidati vagliati da De Laurentiis per la panchina del Napoli per il dopo Garcia”. Chissà ora che ne pensa il presidente che ama scegliere i suoi allenatori. Ripartire dalla “napoletaneità” potrebbe essere la base solida e giusta.