Tradizione e uno sguardo sempre attento al futuro. In due parole, l’Ajax di Amsterdam. Una delle nobili del calcio del Vecchio Continente. L’urna di Nyon ha sorteggiato proprio i lancieri sulla strada della Roma in Europa League. I giallorossi se vorranno accedere alle semifinali dovranno superare gli olandesi nel doppio scontro dei quarti di finale.
La storia dicevamo in apertura, fatta di trofei, tanti, e di campioni, tantissimi. L’Ajax ha alzato per 34 volte al cielo il titolo di Campione d’Olanda, 4 volte la Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 2 Supercoppe Europee, 1 Coppa Uefa e 1 Coppa delle Coppe. Basterebbe il palmares per far tremare praticamente qualsiasi avversario. Da Amsterdam nel corso dei decenni sono passati calciatori del calibro di Johan Cruijff, Marco Van Basten, Dennis Bergkamp, Clarence Seedorf e Luis Suarez solo per citarne alcuni. Giocatori che in epoche diverse, hanno scritto pagine indelebili di questo glorioso club. Una società e un modo di fare calcio che ha fatto del gioco offensivo il suo mantra e la sua ricetta vincente. Un’identità forte, riconoscibile, anche in momenti storici diversi. L’Ajax è da sempre stata un mix perfetto di giovani talenti e giocatori d’esperienza, volti, il più delle volte ad offendere con la spavalderia, la velocità e la tecnica come armi principali. Appena due stagioni fa l’ultimo exploit a livello europeo, dopo la finale di Europa League persa l’anno prima contro il Manchester United di Mourinho. Nella stagione successiva, i ragazzi terribili olandesi, si arrampicarono, con merito, a meno di 10” dalla finale di Champions League. Un sogno svanito, dopo la terza rete di Lucas Moura nella semifinale di ritorno contro il Tottenham. Quella era l’Ajax di De Ligt, De Jong, Ziyech tutti giovani poi acquistati dalle big europee.
Detto delle cessioni, dell’ultimo grande Ajax restano ancora pezzi importanti come David Neres, Dusan Tadic, Daley Blind e Nicolas Tagliafico. Nel frattempo sono stati aggiunti ai titolari giovani dal futuro pressoché assicurato come Ryan Gravenbrech, Edson Alvarez e Antony. Tradizione e futuro, la storia che si ripete. E’ tornato Davy Klaassen per dare geometrie ad un centrocampo orfano di De Jong. Contro la Roma mancheranno il portiere André Onana squalificato e il nuovo centravanti, Sebastien Haller. Quest’ultimo colpevolmente non inserito nelle liste Uefa dalla dirigenza olandese. Il tecnico Erik ten Hag ha a disposizione una squadra di assoluto valore, un cliente scomodo per la Roma, da prendere con le giuste precauzioni. Sino a questo momento nella competizione l’Ajax ha eliminato i forti francesi del Lille (capolista in Ligue 1) e gli svizzeri dello Young Boys.
Il prossimo ostacolo rappresentato dai giallorossi, dirà sicuramente di più sulle speranze di vittoria di entrambe le squadre. Quello che appare certo alla vigilia è che assisteremo a due partite aperte, tra due squadre predisposte all’offesa più che alla difesa. La vincente sfiderà una tra Manchester United e Granada nelle semifinali. La strada per Danzica (sede della Finale) è ancora lunga, ma Ajax e Roma possono e vogliono arrivarci.